Asti- Alle 17 si ricorda il filosofo astigiano Mario Perniola alla Biblioteca Astense
Oggi pomeriggio alle 17 alla Biblioteca Astense Giorgio Faletti sarà ricordata la figura di Mario Perniola, filosofo, saggista e teorico dell’arte contemporanea, nato ad Asti nel 1941 e morto a Roma il 9 gennaio 2018.
Formatosi sotto la guida di Luigi Pareyson presso l’Università di Torino, dove ebbe modo di conoscere e frequentare Gianni Vattimo e Umberto Eco, dal 1966 al 1969 Perniola è stato in stretto contatto col movimento d’avanguardia “Internazionale Situazionista”, fondato dal francese Guy Debord con il quale ha intrattenuto un lungo legame di amicizia e di confronto teorico.
Viveva a Roma dal 1968, ma aveva mantenuto legami con Asti, dove risiede la sorella Angì e dove aveva partecipato nel 2008 ad un incontro del festival Passepartout. Docente di estetica all’Università di Salerno dal 1970 al 1983 e successivamente all’Università di Roma “Tor Vergata”, Perniola ha diretto il Centro di Studio e di Documentazione “Linguaggio e pensiero” presso la stessa Università ed è stato visitor professor in molte università straniere e centri di ricerca, in Francia, Danimarca, Brasile, Canada, Giappone, USA e Australia.
Le sue opere sono state tradotte in molte lingue, anche orientali. È stato ideatore e direttore di Agaragar (1971-1973), espressione dell’avanguardia post-situazionista. Ha inoltre diretto Clinamen (1988-1992) ed Estetica news (1988-1995) e da ultimo Ágalma, rivista di studi culturali e di estetica che ha iniziato le pubblicazioni nel 2000.
Lo ricorderanno, mettendo in evidenza aspetti della sua riflessione teorica, Tiziana Andina e Maurizio Ferraris, entrambi docenti di filosofia teoretica presso l’Università di Torino, Renato Grimaldi, professore ordinario di Metodologia della ricerca sociale e direttore della Scuola di Scienze Umanistiche della stessa Università e il pittore Ugo Nespolo, che dalla stessa università ha recentemente ricevuto la laurea honoris causa in filosofia e che si è profondamente interessato al pensiero di Mario Perniola.
Ingresso libero.