Asti- L’amministrazione studia misure per sostenere l’occupazione insieme alle associazioni datoriali

E’ stata definita nei giorni scorsi la graduatoria che permetterà a 20 persone di accedere al beneficio di un Cantiere di lavoro. L’Assessorato Politiche sociali del Comune di Asti ha preso un’iniziativa volta a potenziare la misura dei tirocini, definiti popolarmente borse lavoro.

Il Cantiere di lavoro, regolato dalla Legge regionale 34, avrà una durata di 130 giornate lavorative, a 25 ore settimanali con impieghi nella valorizzazione del patrimonio pubblico. Il Tirocinio formativo è invece “una misura di inclusione sociale al fine di offrire la possibilità di costruire, mantenere, aumentare un bagaglio di conoscenze ed esperienze che possano condurre ad un inserimento socio-lavorativo”.

Si tratta quindi di misure a tempo che non garantiscono prospettive occupazionali di lungo periodo. Su questo fronte l’incontro svoltosi nei giorni scorsi in Municipio ha riunito le principali organizzazioni datoriali locali, Confartigianato e Cna, Confesercenti e Ascom, Coldiretti e Cia, e Camera di Commercio, per discutere la possibilità di un progetto di impiego più duraturo.

Il sindaco Maurizio Rasero e l’assessore Mariangela Cotto hanno proposto alle aziende del territorio di sostenere una base di rimborso a carico del Comune per sei mesi per rapporti di “tirocinio” da svolgersi non presso l’Ente pubblico ma presso le ditte, gli artigiani, le imprese. La misura sarebbe eventualmente prorogabile da parte del datore di lavoro. Da parte del Municipio, oltre a una dotazione finanziaria di circa 50.000 euro, disponibili sul Fondo di contrasto alla povertà, ci sarebbe  anche  l’impegno ad indicare persone con un profilo umano e professionale di probabile interesse per le aziende.

Le prime reazioni sono state positive e preludono alla realizzazione di un progetto condiviso.

Non si intende procedere senza tenere conto dell’azione delle Agenzie di collocamento né favorire intermediazione di manodopera – hanno precisato il sindaco e l’assessore Cotto – E’ prevedibile e auspicabile il coinvolgimento del Centro per l’Impiego, anche per quanto riguarda il “collocamento mirato”, volto all’inserimento e l’integrazione nel mondo del lavoro delle persone con disabilità. Di certo si vuole rivolgere attenzione alla fascia dei 40-50enni che assistono impotenti a chiusure e ristrutturazioni aziendali, ma con una competenza ancora da spendere sul piano dell’occupazione”.