PASSIONE FUMETTI: Fabrizio Dori, Gauguin e Il dio vagabondo

Il dio vagabondo di Fabrizio Dori
La prima cosa che colpisce, sfogliando il graphic novel “Il dio vagabondo” di Fabrizio Dori, è il tripudio di colori che riempie gli occhi e i sensi. Colori pieni, vivaci e corposi, che non sovrastano né il disegno né la narrazione, ma anzi ne aumentano la potenza espressiva. Colori coinvolgenti e dal forte impatto emozionale che cambiano a seconda delle scene e degli ambienti, secondo un utilizzo di cui si parla molto negli ultimi anni ma che qui raggiunge una delle espressioni migliori e certamente più efficaci. Come del resto era già successo con “Gauguin, l’altro mondo”, precedente graphic novel di Fabrizio Dori, dedicata al tormentato pittore post-impressionista.

Gauguin, l’altro mondo

Gauguin di Fabrizio Dori
Gauguin, l’altro mondo”, pubblicato da Tunué nel 2108, è una intensa biografia a fumetti di Paul Gauguin (1848-1903) . Fabrizio Dori ha fatto un lavoro straordinario, sia dal punto di vista della documentazione, sia interpretando lo stile del pittore, adattandolo in efficace e piacevole narrazione fumettistica. L’autore si è concentrato sull’ultima parte della movimentata vita di Gauguin, quella vissuta in gran parte a Tahiti e alle Isole Marchesi, di cui mette in scena la natura rigogliosa, gli splendidi paesaggi, gli abitanti e le leggende, rievocando più che riproducendo i quadri del grande pittore.
Gauguin di Fabrizio Dori
Attingendo dal simbolismo e dai personaggi della mitologia maori, tra cui Manau Tupapau (lo spirito della morte raffigurato nell’omonimo dipinto), Fabrizio Dori ci porta alla scoperta di quel mondo incantato che ha fortemente attratto e ispirato l’artista. Attraverso dialoghi e disegni, ma anche sogni e incubi, ci ritroviamo molto vicini all’uomo Paul Gauguin, tenacemente concentrato sulla sua visione dell’arte, costantemente alla ricerca di una visione primigenia e incontaminata della natura e dell’essenza umana. Un uomo e un artista tormentato, convinto della bontà delle sue opere, ma perennemente frustrato per questioni economiche, oltre che per il mancato riconoscimento da parte di quel mondo civilizzato, da cui peraltro fuggiva. Un mondo che ne riconobbe l’importanza – come per tanti grandi artisti – solo dopo la sua morte.
Paul Gauguin di Fabrizio Dori
“Gauguin, l’altro mondo” non è una semplice biografia, ma una lettura intensa e appassionante, dove ogni tavola, e ogni vignetta, meritano di essere guardate e riguardate.
Fumetto e Arte, un connubio che negli ultimi anni ha visto diversi autori all’opera: Gradimir Smudja per Vincent e Van Gogh, Campi & Zabus per Magritte, Vanna Vinci per Frida Kahlo e Tamara De Lempicka, Typex per l’imponente Andy Warhol, Manuele Fior su Le variazioni d’Orsay. La bella edizione di “Tunué di Gauguin, l’altro mondo” è completata da un’interessante appendice di Céline Delavaux su Gauguin, personaggio romanzesco, scrittore e uomo moderno, ma anche selvaggio.

Il dio vagabondo

Eustis da Il dio vagabondo di Fabrizio Dori
Protagonista de “Il dio vagabondo”, pubblicato da Oblomov Edizioni nel 2018, è Eustis, un senzatetto che vive in un campo di girasoli e che, in cambio di una bottiglia di vino o mezzo grammo di hascisc, racconta storie che fanno passare la tristezza e risolvono i problemi. Eustis non è però un hippy o un santone qualunque, ma un satiro che nei tempi antichi apparteneva al Tiaso, la corte errante di Dioniso. Oggi vive solo e si arrangia come può, oppresso dalla nostalgia per un’epoca di meraviglie che pare perduta per sempre. Ma forse le cose stanno per cambiare e i vecchi dei non sono veramente scomparsi. Per ritrovarli Eustis, insieme ad alcuni singolari compagni, inizia un viaggio ai confini della realtà, una personale e fantastica odissea.

Fabrizio Dori al Circolo dei Lettori di Torino

Andrea Ferraris, Fabrizio Dori, Rocco Albanese e Mauro Greco al Circolo dei LettoriFabrizio Dori ha presentato “Il dio vagabondo” al Circolo dei Lettori di Torino il 12 aprile scorso, insieme ad Andrea Ferraris (autore di Churubusco, La cicatrice e L’isola del diavolo), Mario Greco (Fuori Asse Officina della Cultura e Cooperativa Letteraria) e Rocco Albanese (Il Corsaro – l’altra Informazione). Durante l’incontro Fabrizio Dori ha parlato di come alla base di questo libro vi siano riferimenti alla mitologia, alla filosofia e all’arte greca, ma anche all’Art déco e alle opere di Van Gogh. Un libro a fumetti realizzato come se fosse un film di Tarantino, in cui c’è un po’ di tutto: non solo disegni e non solo parole, serio ma non serioso, grazie ad una forte dimensione comica. Ne Il dio vagabondo c’è un satiro, e c’è tanta satira.
Il dio vagabondo di Fabrizio Dori
“Il dio vagabondo” è anche una critica alla nostra società e al nostro mondo civilizzato pieno di contraddizioni. Torna – come in Gauguin – la ricerca del paradiso perduto e di una condizione pre-linguistica e pre-razionale. Non a caso i personaggi del libro vivono ai margini della società: senzatetto, prostitute, anziani soli, Dei dimenticati; così come gli ambienti rappresentati sono ai margini della civiltà, che al massimo intravediamo in lontananza, sullo sfondo.
Il dio vagabondo di Fabrizio Dori
Rispetto a “Gauguin, l’altro mondo”, ne “Il dio vagabondo” Fabrizio Dori ha giocato moltissimo sul linguaggio del fumetto: per i disegni, per i colori, per la narrazione, utilizzando uno stile post-moderno molto personale che cita i pittori Otto Dix e Van Gogh. Un graphic novel – come dichiarato dall’autore – in equilibrio tra la razionalità e la forma del disegno, squisitamente linea chiara, e la creatività esuberante del colore. Il risultato – che condivido nel giudizio del giornalista Rocco Albanese – è un lavoro molto potente dal punto di vista narrativo, estetico ed espressivo. Oltre che essere divertente e piacevole da leggere.

Fabrizio Dori

Fabrizio Dori al Circolo dei Lettori
Fabrizio Dori viene dal mondo della pittura. Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Brera ed esposto i suoi lavori in diverse città italiane. Esordisce nel mondo del fumetto disegnando le tavole di “Uno in diviso” (Tunué, 2013), graphic novel tratto dall’omonimo romanzo di Alcide Pierantozzi e sceneggiato da Adriano Barone. Nel 2016 pubblica per il mercato francese “Gauguin, l’autre monde” con Sarbacane. Il graphic novel ha avuto edizioni in Inghilterra, Stati Uniti, Italia, Cina, Russia e ha vinto il Premio De la Ville de Serignan in Francia. Il suo ultimo lavoro, “Il dio vagabondo” è uscito in Francia quest’anno ed è stato pubblicato in Italia da Oblomov.
Fabrizio Dori lavora in digitale con la tavoletta grafica e ha impiegato un po’ più di un anno per realizzare Gauguin e circa un anno e mezzo per Il dio vagabondo.
Gauguin l'altro mondo
Gauguin, l’altro mondo
di Fabrizio Dori
Tunué – 144 pagine a colori – € 19,90
Il dio vagabondo
Il dio vagabondo
di Fabrizio Dori
Oblomov Edizioni – 154 pagine a colori – € 25

Immagini © Fabrizio Dori/Sarbacane Paris/Tunué/Oblomov Edizioni