COLDIRETTI: DANNI AL RISO ITALIANO PER L’ACCORDO DI LIBERO SCAMBIO

Con l’accordo di libero scambio con il Vietnam, l’Unione Europea dà il via libera all’ingresso a dazio zero di ottantamila tonnellate di riso lavorato, semilavorato ed aromatico, accusato di essere ottenuto con il lavoro minorile, secondo la denuncia del Dipartimento del lavoro statunitense. E’ quanto denuncia Coldiretti in riferimento all’accordo di libero scambio tra Unione Europea e Vietnam, la cui firma è prevista in questi giorni ad Hanoi, sulla base della “List of Goods Produced by Child Labor or Forced Labor 2018” dell’US Department of Labour.

“Dopo aver ottenuto finalmente la clausola di salvaguardia sulle importazioni provenienti dalla Cambogia e dalla Birmania che fanno concorrenza sleale ai nostri produttori, in vigore da metà gennaio 2019, ora questo accordo risulta essere una vera e propria contraddizione, oltre ad essere, dal punto di vista sociale, una decisione sbagliata – dichiara Paolo Dellarole, presidente di Coldiretti Vercelli e Biella con delega al settore risicolo -. Quella firma ad Hanoi, infatti, andrà a sancire lo sfruttamento del lavoro minorile: una assurdità da denunciare affinché anche i consumatori sappiano la provenienza di quel riso”.

Le parole di Dellarole sono condivise da Sara Baudo, presidente di Coldiretti Novara – VCO, che aggiunge: “Il settore agricolo non deve diventare merce di scambio degli accordi internazionali senza alcuna considerazione del pesante impatto sul piano economico, occupazionale e ambientale sui territori. E’ necessario che tutti i prodotti che entrano nei confini nazionali ed europei rispettino gli stessi criteri, garantendo che dietro gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali ci sia un analogo percorso di qualità. In gioco, oltretutto, c’è la risicoltura della nostra regione che è quella con i numeri maggiori a livello produttivo, registrando otto milioni di quintali di produzione, circa millenovecento aziende, concentrate in particolare nelle province di Biella, Vercelli, Novara ed Alessandria, per un totale di 117mila ettari”.

Enzo De Paoli