Chieri e la tromba d’aria. Il sindaco: “Risposta di squadra all’emergenza”

Alessandro Sicchiero

Stato di emergenza richiesto dal Comune di Chieri alla Regione per i danni patiti domenica con la tromba d’aria che ha scoperchiato tetti, allagato strade e cantine e abbattuto alberi. Ma al sindaco da poco al timone della città, Alessandro Sicchiero, sta a cuore rilevare come, nell’emergenza, chi di dovere si è mosso subito e bene. “Ho subito ringraziato con una email – dice Sicchiero –  i dipendenti comunali che sono accorsi a dare una mano, anche quelli che erano in ferie e raggiungibili. Gli assessori vecchi e nuovi sono stati con me tutto il tempo dell’emergenza, da Flavia Bianchi che ha coordinato le operazioni dell’ufficio tecnico a Massimo Ceppi per le emergenze ambientali, a Loredana Virelli che ha operato sul versante sociale, trovando ospitalità in albergo ai cittadini degli ultimi piani dei condomini scoperchiati, .e cui abitazioni erano state dichiarate temporaneamente inagibili. Per non parlare della risposta della Polizia Municipale e, ovviamente, dei Vigili del Fuoco.  Il Consorzio è poi intervenuto con grande tempestività a liberare strade e piazze dai rifiuti provocati dalla tromba d’aria.”

Adesso comincia la parte più complicata. “Già in giornata arrivano – prosegue Sicchiero – i tecnici della Regione per una prima valutazione dei danni , in relazione alla nostra richiesta di riconoscimento dello stato di emergenza.”

Restano problemi aperti. Amministratori di condominio e professionisti lamentano intoppi burocratici nell’operazione di ripristino dei tetti scoperchiati: secondo loro, l’ufficio tecnico sarebbe ‘troppo fiscale’ nell’esigere una documentazione a supporto che in un altro evento altrettanto drammatico a Chieri (2 luglio 2016) non sarebbe stata ritenuta necessaria.