ATTRAVERSO FESTIVAL 2019 fa tappa anche a Nizza Monferrato
Attraverso è un festival intenso, emozionante, originale, di quelli che hanno l’ambizione di legarsi strettamente al luogo nel quale nascono e con la sua quarta edizione ha fatto tappa anche a Nizza Monferrato, sviluppandosi dal 29 al 31 agosto con personalità e artisti nel Giardino di Palazzo Crova e in Piazza del Comune. Si è iniziato giovedì con il grande giornalista e autore Giovanni Minoli, il quale ha saputo ideare alcuni dei programmi storici e più innovativi della Rai, alternando il ruolo di conduttore, a quelli di autore, come Mixer e molti altri che appartengono alla storia della televisione italiana come Quelli della notte con Renzo Arbore, Blitz con Gianni Minà e Aboccaperta di Gianfranco Funari. Da direttore di Rai Tre, ha portato, in prima serata, la medicina con Elisir, la storia con La grande storia, l’economia con Maastricht Italia e vari documentari e sempre per la rete realizza anche il primo progetto di fiction con Un posto al sole. Ha coperto anche l’incarico di direttore di Rai Educational, Rai Storia e Rai Scuola. Più recenti le collaborazioni con Radio24 e La7 per la quale ha condotto il programma Faccia a faccia. L’ultima creazione per National Geographic è il programma Green Leader, in onda tutti i lunedì su Sky. Non c’è dubbio che con un personaggio di questo spessore, l’incontro, moderato da Gabriele Ferraris, si è trasformato idealmente in un viaggio attraverso gli ultimi 40 anni della cultura italiana, partendo dalla Green Economy, la politica, esplorando il campo giornalistico, ma spaziando anche attraverso la storia del costume e della televisione. Al termine degustazioni di vini e prodotti locali a cura di Enoteca di Nizza, Arione e Le Dolcezze del Pep.Venerdì 30 Agosto Alessandro Perissinotto , autore torinese di vari romanzi, tra cui “Le colpe dei padri” con cui è arrivato secondo al Premio Strega 2013, è tornato in libreria con ‘Il silenzio della collina”che prende le mosse da un fatto di cronaca realmente accaduto: il primo sequestro di una minorenne nell’Italia del dopoguerra e scava dentro un segreto rimasto tale per oltre mezzo secolo. Perissinotto costruisce un romanzesco che è anche un’indagine sui rapporti familiari nelle nostre zone aspre e dure, nel silenzio generale di un’intera comunità. Proprio su questo tema era costruito l’incontro che ha visto l’autore in un dialogo con lo psichiatra, sociologo e saggista Paolo Crepet. Nessuno, infatti, meglio di Crepet che unisce le doti di scrittore, di grande comunicatore e di opinionista alla sua professione di psichiatra, esperto in particolar modo del mondo dei ragazzi e degli adolescenti, poteva affiancarsi a Perissinotto nell’analisi di questo libro. Lo scrittore voleva scrivere questa storia perché questa ragazzina da vittima diventasse eroina. Racconta una storia vera e terribile degli anni ’60 della quale ormai si sa poco o niente, la vicenda della povera Maria Teresa Novara: una ragazzina di 13 anni che in una notte di dicembre del 1968 viene “rubata da casa sua”. Moltissimi i temi trattati e i riferimenti culturali, a cominciare dal tema, di stretta attualità, della violenza sulle donne. Altro tema che percorre tutto il romanzo è il rapporto tra padre e figlio, analizzato nei particolari, prendendo a prestito brani de La lettera al padre di Kafka e poi, ovviamente, in terra di Langa: Fenoglio e la sua Malora.Alessandro Perissinotto ha scritto un libro che ci apre gli occhi, crepa il muro dell’ipocrisia, con la speranza che certi orrori non si ripetano. Sabato il festival a Nizza ha chiuso alla grande i suoi tre giorni di appuntamenti con la grande e piccola Luciana Littizzetto, protagonista incotrastata della serata che ci ha raccontato tanti aneddoti personali legati ai suoi ricordi privati, dalle origini della sua famiglia, all’essere diventata madre con l’affido di due figli, al suo rapporto con il pubblico, alla trasmissione “Che tempo, che fa” con Fazio, dove quello spazio che occupa da ben 14 stagioni, le consente di essere una portavoce e di lanciare appellli al pubblico, con il quale nutre molto affetto. Con questi racconti della realtà di tutti i giorni riesce a trovare spunti nei suoi monologhi, le sue storie nascono da episodi di vita.Ha inoltre ricordato il suo impegno nel progetto di Casa Oz, destinato ai bambini ospedalizzati di Regina Margherita di Torino. Luciana Littizzetto ha inoltre ricordato i suoi esordi come pianista e insegnante di musica, che ha smesso per seguire poi i suoi sogni,diventando comica, cabarettista, conduttrice radiofonica e televisiva, attrice e doppiatrice italiana, opinionista e scrittrice di successo. A Nizza si è raccontata a 360°in un dialogo con Gabriele Ferraris, suo “capo” al tempo di Torino 7 che Gabriele dirigeva e sul quale Luciana teneva una rubrica fissa tutte le settimane. Un racconto di 30 anni di carriera, cominciata alla fine degli anni ’90 con Avanzi, programma rivelazione di Serena Dandini sui Rai3 e proseguita senza interruzioni fino ad oggi, presenza fissa accanto a Fabio Fazio in tv, dal 2005. Come ha inoltre affermato al termine il sindaco Simone Nosenzo, è’ stato bello vedere la piazza addobbata a festa e vederla così strapiena di persone è una cartina tornasole per il suo gradimento.
Alessandra Gallo