PIEMONTE ARTE: ZAGO, GAIDANO, DE-COLL, CHIERI, LUCI D’ARTISTA, NOVARA, MONCALIERI, FORNARA, CANELLI…
Coordinamento artistico di Angelo Mistrangelo
LE ‘GONDOLE’ DI ZAGO A ROMA, MADRID, PARIGI E NEW YORK
In attesa di diventare un monumento, il “Sogno” che a Borgo Venezia ha voluto realizzare l’Associazione Veneti del Chierese, le gondole stilizzate dell’artista chierese Leonardo Guerrino Zago stanno facendo il giro del mondo, grazie al museo MITE di Torino. La mostra itinerante ha avuto inizio a Roma, nel Palazzo della Cancelleria del Vaticano, con la partecipazione alla mostra “Da Leonardo da Vinci ai contemporanei”, dal 17 al 23 ottobre. La tappa successiva sarà a Madrid, dal 7 al 23 novembre, alla Appa Gallery – Atelier Diego Velazquez. Le tappe successive saranno: Parigi, aprile 2020, con la rivista Italia Arte nell’ambito mdella Fiera di Parigi al Grand Palais; e New York, a maggio, al Ventura Gallery
PAOLO GAIDANO. 40 DIPINTI INEDITI DEL PITTORE OTTOCENTESCO POIRINESE
Si è inaugurata a Palazzo Lascaris la mostra su Paolo Gaidano, pittore, ritrattista di Casa Savoia, autore anche di numerosi affreschi in Italia (il Duomo di Carignano) e all’estero (Londra, New York). L’artista, nato a Poirino (To) nel 1861 e morto a Torino nel 1916, ha realizzato opere che ornano tuttora case private, istituzioni e chiese. I lavori esposti (dipinti, disegni, bozzetti per affreschi) appartengono a collezioni private e non sono mai stati presentati al pubblico.“Anche con la promozione di mostre come questa – sottolinea il presidente Stefano Allasia – il Consiglio regionale del Piemonte riafferma il valore dell’arte e della cultura, soprattutto in relazione alla formazione dei giovani, sottolineando l’importanza di sapere cogliere le mille sfaccettature della bellezza del mondo che ci circonda”. L’esposizione, aperta al pubblico fino al 29 novembre, è promossa dal Consiglio regionale del Piemonte in collaborazione con il Comune di Poirino che da sempre annovera Paolo Gaidano tra i suoi concittadini più illustri e amati.
CANDIOLO: INAUGURATA LA MOSTRA “LESSICO QUOTIDIANO” DI PIER TANCREDI DE-COLL
visitabile nella Piazza Coperta dell’ Istituto di Candiolo fino al 30 novembre 2019
Inaugurata il 21 ottobre, una mostra per raccogliere fondi attraverso la vendita dei quadri e del catalogo da destinare al dipartimento di Ginecologia Oncologica dell’Istituto di Candiolo. L’ iniziativa rientra nel progetto LIFE IS PINK, il mese rosa dedicato alla prevenzione dei tumori femminili. I quadri di Pier Tancredi De-Coll’ saranno esposti nella Piazza Coperta dell’ Istituto di Candiolo – Strada Provinciale, 142 km 3,95 – fino al 30 novembre. Sarà un breve momento di fuga artistica in un luogo nel quale già convivono e proliferano l’arte di curare, l’arte di ricercare e l’arte di guarire.
CHIERI: “SULLA SOGLIA. IL FRONTESPIZIO NELLE EDIZIONI DEL CINQUE E SEICENTO DEL FONDO FRANCONE”
La Biblioteca Civica di Chieri continua a rendere omaggio al Fondo Francone anche mediante l’allestimento ciclico di mostre per riportare alla luce quanto celato tra pagine più o meno antiche. L’organizzazione, come sempre, è a cura del bibliotecario CoopCulture Sandro Molinu. L’esposizione di quest’ottobre ci fa fare un salto temporale di qualche secolo, quando l’attenzione per i particolari era una vera arte, dimostrando ancora una volta come i fili di passato, presente, futuro siano un intreccio in continua evoluzione. Il tema proposto è incentrato sul frontespizio, ossia la pagina iniziale del libro volta a contenere quante più informazioni possibili su di esso tra cui titolo- autore- note tipografiche, e che concettualmente è affine alla funzione di una soglia, un ingresso. La sua storia ha radici antiche che si sono trasformate nel tempo fino a renderlo nella sua struttura attuale. Nei codici manoscritti non esisteva quella che oggi riconosciamo come la “pagina del titolo”; le informazioni erano riportate mediante formule di apertura e chiusura, dette rispettivamente incipit (con autore, titolo o altra designazione dell’opera) ed explicit (con nome del copista, data di fine copiatura, nome del committente o del destinatario). Negli incunaboli, prime opere a stampa, l’explicit lascia il posto al colophon: un breve testo collocato in fondo all’ultima pagina stampata riportante informazioni sul libro stesso tra cui luogo e data di stampa, nome e marchio dell’editore e che oggi inizia solitamente con le parole “finito di stampare”. Con l’avvento della stampa il frontespizio nasce con la funzione di proteggere il testo delle prime opere a stampa; dapprima consiste in una semplice pagina bianca che successivamente si arricchisce di informazioni e talvolta di decori, per poi trovare la sua struttura canonica verso la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento. La finalità di questo allestimento dedicato ai frontespizi presenti nel fondo Francone è quella di metterne in evidenza l’evoluzione tra Cinque e Seicento. Si parte da un esemplare del 1506 dov’è possibile notare che le informazioni sono ancora suddivise tra la “pagina di titolo” (con indicazioni di autore ed editore) e il colophon (contenenti le informazioni di luogo e data di stampa) in cui campeggia al centro della pagina la marca tipografica di Jean Petit, il più grande editore parigino dell’epoca. Continua con l’eleganza di una giuntina del 1549 il cui frontespizio, impreziosito da una raffinata marca tipografica, è ormai completo di tutte le sue parti: titolo, autore, editore, luogo e data di stampa. Nonostante questa completezza, al fondo dell’opera è sempre presente il colophon (le due fonti di informazione coabiteranno lungo il XVI secolo) in cui si fa esplicita menzione anche dello stampatore: Excudebat Lugduni suis typis Iacobus Berionus, oltre che dell’editore: sumptibus vero & impensis hæredum Iacobi Giunctæ. Il percorso termina con due monumentali seicentine: l’Ippocrate del 1657 e il Codex Fabrianus del 1681, entrambi con il frontespizio completo nella sua struttura e arricchiti da eleganti decorazioni con tecnica, rispettivamente, calcografica e xilografica.
Serena Goldin
TORINO: LUCI D’ARTISTA XXII EDIZIONE
29 ottobre 2019 – 12 gennaio 2020
La XXII edizione di Luci d’Artista, che sarà visibile dal 29 ottobre al 12 gennaio 2020, quest’anno si arricchirà di un’opera nuova. Torino, infatti, amplia la collezione di creazioni artistiche aggiungendo al suo prezioso patrimonio un’inedita installazione luminosa, ‘M I R A C O L A’ ideata dall’artista di fama internazionale Roberto Cuoghi e realizzata in piazza San Carlo per celebrare il 500° anniversario della morte di Leonardo da Vinci. La manifestazione, nata nel 1998 con l’obiettivo di portare l’arte fuori dagli spazi istituzionali, apre ufficialmente il ricco palinsesto di proposte dello Speciale Autunno di Contemporary Art Torino+Piemonte, periodo durante il quale si concentra il maggior numero di appuntamenti dedicati al contemporaneo. Luci d’Artista, evento culturale particolarmente apprezzato in Italia e all’estero che offre a cittadini e turisti scenari unici nel campo dell’arte, è un progetto della Città di Torino realizzato da IREN Smart Solutions e Fondazione Teatro Regio Torino, con il sostegno di IREN, Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT; per il 2019/2020 Main Sponsor FPT Industrial, Sponsor Torino Outlet Village. La rassegna propone nel territorio urbano uno speciale percorso lungo il quale il pubblico potrà cogliere le diverse visioni poetiche espresse dalle opere realizzate da artisti accomunati dall’attrazione per la luce, elemento immateriale ricco di potenziale. “Con Luci d’Artista si apre a Torino una delle stagioni più importanti dedicata alle attività culturali e al ruolo e alla forza dell’arte contemporanea – afferma Chiara Appendino, Sindaca di Torino -. L’autunno torinese sarà animato da una speciale atmosfera che condurrà il pubblico, cittadini e turisti, in un viaggio emozionale. Le luminarie, che quest’anno si arricchiranno di importanti novità, daranno vita a una serie di ‘set’ d’eccezione in tutto il territorio, dal centro alle circoscrizioni. Con la collocazione delle opere temporanee in luoghi diversi e significativi ci siamo prefissi l’obiettivo di valorizzarle e farle conoscere a un pubblico sempre più ampio. Attraverso Incontri Illuminanti con l’arte contemporanea, parte del nuovo public program del progetto Luci d’Artista – continua – il percorso di partecipazione attiva dei cittadini e delle realtà pubbliche e private operanti sul territorio come scuole, associazioni ed enti, quest’anno attorno all’installazione di Luca Pannoli che sarà allestita in piazza Montale. È anche grazie a queste iniziative che l’evento è diventato, nel corso degli anni, davvero di tutti. Quest’anno Luci d’Artista, inoltre, attraversa l’oceano con la collaborazione avviata con la Città de L’Avana creando una significativa occasione per promuove il territorio torinese nella Capitale di Cuba”. Saranno 25 le installazioni allestite in città, 15 nel centro e 10 nelle circoscrizioni. Molte le novità di quest’anno. A ‘M I R A C O L A’ di Roberto Cuoghi in piazza San Carlo, si aggiunge il riallestimento (con innovazioni tecnologiche e strutturali) di ‘Doppio Passaggio (Torino)’ di Joseph Kosuth, che torna nella sua collocazione originaria scelta dall’artista, il Ponte Vittorio Emanuele I, e ‘Planetario’ di Carmelo Giammello, nuovamente in via Roma. Inoltre, la Città ha dato in prestito 16 costellazioni dell’opera originaria di Giammello alla città de L’Avana che sarà allestita e accesa in contemporanea con la manifestazione di Torino in Calle del Casco Histórico Galiano in occasione delle celebrazioni dei 500 anni dalla fondazione della Capitale di Cuba. L’operazione è realizzata in cooperazione con AICEC – Agenzia per l’Interscambio Culturale ed Economico con Cuba di Torino, il supporto tecnico di IREN e la collaborazione della Fondazione Torino Musei. “Luci d’Artista, esempio virtuoso di un intervento artistico nello spazio urbano, è diventato un simbolo della nostra città. La rassegna, giunta quest’anno alla ventiduesima edizione, conta numerosi tentativi di imitazione che non ne hanno pregiudicato l’originalità ma, al contrario, arricchito il valore – sottolinea Francesca Leon, assessora alla cultura della Città -. Dal 29 ottobre al 12 gennaio 2020 sia le piazze e le vie del centro storico, sia quelle delle circoscrizioni saranno illuminate da installazioni artistiche contemporanee. Nuove Luci si aggiungeranno alle esistenti e altre torneranno totalmente rinnovate. La collezione si arricchirà di un’opera che renderà omaggio alle teorie di Leonardo da Vinci sul rapporto tra luce e ombra: ‘M I R A C O L A’ dell’artista internazionale Roberto Cuoghi, realizzata dalla Città in collaborazione con il Castello di Rivoli, allestita nella centrale piazza San Carlo; in piazzetta Accademia Militare 3, Paratissima presenterà un lavoro site specific, Multiverso di Carlo Bernardini e, uscendo da Torino, il progetto creativo di Alessandro Sciaraffa prenderà vita al Torino Outlet Village di Settimo Torinese sulla stele dell’architetto Silvestrin. Innovazioni tecnologiche e strutturali ridaranno vita a ‘Doppio Passaggio (Torino)’ di Joseph Kosuth, che torna nella sua collocazione originaria il Ponte Vittorio Emanuele I e, ‘Planetario’ di Carmelo Giammello, nuovamente in via Roma”. La cerimonia di inaugurazione, martedì 29 ottobre, si articolerà in due momenti. Alla ore 16.30, alle Officine Caos in piazza Montale, si svolgerà la ‘Festa Illuminante’ nel corso della quale sarà presentato il progetto educativo-artistico-culturale ‘Incontri illuminanti con l’arte contemporanea’, quest’anno dedicato al tema Segni, segnali, simboli, connesso con l’opera luminosa ‘L’amore non fa rumore’ di Luca Pannoli, esposta nella piazza. Alle 19.30, invece, in piazza San Carlo, con la presentazione dell’inedita installazione luminosa ‘M I R A C O L A’ (co-prodotta dalla Città di Torino e dal Castello di Rivoli, a cura di IREN) di Roberto Cuoghi, che parteciperà all’evento insieme alle autorità cittadine, e l’accensione in contemporanea di tutte le altre opere, si darà il via ufficiale a ‘Luci d’Artista XXII’.
NOVARA: MOSTRA “FIUME D’ITALIA” A 100 ANNI DALL’IMPRESA DI D’ANNUNZIO
Sabato scorso 19 ottobre il “Museo Storico Aldo Rossini” di Novara (Viale Rimembranza, nella foto) ha inaugurato nel suo salone la mostra “Fiume d’Italia: 100 anni dall’epopea dei legionari di D’Annunzio”. L’iniziativa che ha avuto il patrocinio della Provincia di Novara è stata accompagnata, al momento dell’inaugurazione, da un annullo filatelico tematico degli eventi promossi dal Museo, in collaborazione con Poste Italiane. Il Museo è stato fondato dal senatore novarese Rossini nel 1965. Da qualche mese è cambiato il governo dell’Associazione Amici del Museo Rossini e nella cornice di una fase nuova ha preso forma questo primo progetto del programma del triennio 2019-2021. I prestiti effettuati dal Museo di Fiume di Roma, dall’Archivio Studio Faleristico di Milano, dall’Associazione Filatelica Novarese e da alcuni collezionisti hanno reso possibile la realizzazione di un percorso che parte dal 12 settembre 1919, l’entrata in Fiume di D’Annunzio, ed il gennaio 1921, partenza del poeta-vate da Fiume. Nel centenario dell’impresa, si è approfondito questo periodo, lungo circa 500 giorni, durante i quali hanno convissuto i circa 5000 legionari, giunti da ogni parte d’Italia, rispondendo alla chiamata irredentista dannunziana, e la popolazione di Fiume, per la gran parte di etnia italiana. La mostra è nata da un progetto del dottor Gianni Mancuso (che ne è anche il curatore), con la collaborazione di Fabiano Bariani (vicepresidente dell’associazione) e Claudio Viviani (direttore del Museo) e ha evidenziato le importanti novità introdotte nella piccola città-stato di Fiume, con l’approvazione della Carta della Reggenza del Carnaro. La carta riprendeva forme di autonomia e privilegi di cui Fiume godeva da secoli, in conseguenza di antichi statuti, e fu scritta a quattro mani da Gabriele d’Annunzio e da Alceste De Ambris, sindacalista socialista; in essa si sosteneva uno stato rivoluzionario-corporativo che intendeva dare attenzione primaria al lavoro ed ai lavoratori, principale pilastro della società. Il trattato di Rapallo (12/11/1920) stabilì una divisione dei territori fiumani tra il Regno d’Italia ed il Regno di Serbia, Croazia, Slovenia, che portò a quella che fu definita una “vittoria mutilata” e si arrivò al “Natale di sangue” del 1920. Il dannunziano “disobbedisco” provocò morti italiani da entrambe le parti, ma ben presto ci fu la riconciliazione e la partenza dei legionari da Fiume. D’Annunzio tornò con amarezza in Italia e si ritirò al Vittoriale, sul lago di Garda, ove trascorse gli ultimi anni della sua vita. La mostra del Museo Rossini, che resterà aperta nei fine settimana per alcuni mesi, è ovviamente una mostra tematica e consente di attraversare quel periodo storico, sconosciuto ai più, grazie all’esposizione di documenti, le foto, i giornali, i libri, gli oggetti, tutti rigorosamente autentici.
G.D.P.
“SGUARDI SU MONCALIERI”, INCONTRI PER UNA STORIA DI MONCALIERI
Riprende il cammino attraverso la storia e le storie di Moncalieri e del suo territorio, tramite incontri frutto di una proficua collaborazione tra l’Assessorato alla Cultura della Città di Moncalieri, la Biblioteca civica “A. Arduino” e il Centro Studi Piemontesi-Ca dë Studi Piemontèis di Torino. Per aprire nuovi “Sguardi”, volti ad approfondire i temi legati all’identità territoriale, nella consapevolezza che è importante il riferimento alle comuni radici per rinsaldare il senso di appartenenza e di radicamento alla comunità. E questo vale per tutti, per i moncalieresi d’antan, ma anche per tutti coloro che qui sono venuti a vivere in anni più recenti. Avere poi lo sguardo aperto al territorio è la condizione naturale di un luogo crocevia di cultura e di culture, capace di creare sinergie come Moncalieri si è dimostrata attraverso i suoi secoli di storia.
Mercoledì 23 ottobre 2019 ore 17,30
Biblioteca civica “A. Arduino” – Via Cavour, 31 Moncalieri
WALTER CANAVESIO: Lo scultore Pietro Canonica
(Moncalieri 1869-Roma 1959) a 150 anni dalla nascita
Pietro Canonica (Moncalieri, 1º marzo 1869 – Roma, 8 giugno 1959), Allievo dello scultore Odoardo Tabacchi, iniziò presto la sua attività artistica perseguendo un ideale di classicità quasi mai toccato dalle influenze delle mode che si sono succedute nei decenni tra Otto e Novecento. Abile ritrattista, fu particolarmente apprezzato dalla nobiltà e dall’alta borghesia europea; a lui furono affidate grandi imprese scultoree, come i monumenti celebrativi per lo zar in Russia e per Kemal Ataturk in Turchia. La sua personalità artistica si sviluppò in varie sedi italiane, e trovò un approdo finale nel museo a lui dedicato nel parco di Villa Borghese a Roma. Fu anche stimato compositore musicale.
Coordinamento ALBINA MALERBA
LA FONDAZIONE TORINO MUSEI CON LA GAM IN KAZAKHSTAN
per sviluppare partnership internazionali lungo “La Via della Seta”.
Su invito dell’Ambasciata d’Italia in Kazakhstan, in occasione della giornata internazionale del contemporaneo, il direttore della GAM, Riccardo Passoni, e Angela Benotto, responsabile Relazioni Internazionali della Fondazione Torino Musei, hanno effettuato una missione a Nur-Sultan, l’avveniristica città del grande Paese dell’Asia Centrale, divenuta capitale appena 21 anni fa, sia per presentare le collezioni del museo e le attività della Fondazione sia per stabilire partnership bilaterali con istituzioni locali. Nel corso di due intensi giorni di missione, si sono svolte presentazioni presso l’Accademia Nazionale delle Arti del Kazakhstan e la Galleria TSE Art Destination, organizzatrice dell’Astana Art Show, il più importante appuntamento di arte contemporanea del Paese. Di grande interesse gli incontri organizzati con rappresentanti della Municipalità di Nur-Sultan e con il Direttore del Museo Nazionale del Kazakhstan con il quale la Fondazione Torino Musei ha siglato un accordo quadro per la realizzazione di progetti culturali condivisi.
AOSTA, MOSTRA “CARLO FORNARA E IL DIVISIONISMO”
L’Assessorato del Turismo, Sport, Commercio, Agricoltura e Beni culturali della Regione autonoma Valle d’Aosta comunica che, venerdì 25 ottobre 2019, alle ore 18, al Museo Archeologico Regionale di Aosta, verrà inaugurata la mostra Carlo Fornara e il Divisionismo. L’esposizione, curata da Annie-Paule Quinsac e diretta da Daria Jorioz, presenta nelle sale del Museo Archeologico Regionale un ricco percorso espositivo di 80 opere tra dipinti, disegni e grafiche.
Carlo Fornara (1871-1968) sta riacquistando il ruolo di primissimo piano che ebbe nell’arte italiana ed europea a cavallo tra Otto e Novecento e la mostra aostana lo evidenzia al di là di ogni dubbio, sciogliendo ogni riserva e preconcetto. Riserve e preconcetti nati dalla percezione di Fornara nella riduttiva veste di imitatore di Giovanni Segantini. Certo, fu il suo assistente nell’estate 1898, e imparò profondamente la lezione del grande maestro che doveva scomparire tredici mesi più tardi, ma questo non spiega né la sua adesione al Divisionismo né l’evoluzione del suo originale percorso di artista.
CUNEO, MOSTRA DI SERGIO SACCOMANDI
TORINO: MOSTRA “POP-UPIEMONTE. LIBRI ANIMATI NELLA STORIA DELL’EDITORIA PIEMONTESE TRA OTTOCENTO E NOVECENTO”
La mostra ” POP-UPiemonte. Libri animati nella storia dell’editoria piemontese tra Ottocento e Novecento”, viene inaugurata oggi mercoledì 23 ottobre alle 17.30 presso la Biblioteca della Regione Piemonte “Umberto Eco” (Via Confienza 14, Torino) . La mostra, organizzata dal Consiglio regionale del Piemonte e curata dalla Fondazione Tancredi di Barolo, consente di valorizzare e ricostruire una parte significativa della storia editoriale piemontese, attraverso l’esposizione di oltre 60 libri animati stampati a Torino e in Piemonte tra la fine dell’Ottocento e gli anni ’60 del Novecento e provenienti dall’Archivio/Biblioteca della Fondazione. Il percorso espositivo, a cura di Pier Luigi Bassignana e Pompeo Vagliani, comprende sia t esti destinati all’infanzia, per lo più libri scenici e a leveraggi, sia testi di divulgazione tecnico-scientifica, che costituiscono il nucleo più significativo: libri anatomici, caratterizzati dal meccanismo dei flap multipli ad apertura progressiva per rivelare i vari strati o livelli degli organi del corpo umano e degli animali, e libri tecnici che applicano dispositivi simili per evidenziare i meccanismi interni di una macchina complessa. Tra le case editrici piemontesi più attive nella proposta di libri animati, compaiono Paravia, Lattes, Rosenberg & Sellier, UTE (Unione Tipografico-Editrice) e, alla fine gli anni ’40 del Novecento, l ’Istituto Geografico De Agostini.
L’esposizione sarà visitabile presso la Biblioteca della Regione Piemonte fino al 29 novembre, nei seguenti orari:
– lunedì-giovedì: 9.00-12.30 – 14.00-16.00;
– venerdì: 9.00-12.30.
Ingresso gratuito.
CANELLI, MOSTRA “GEOMETRIE VARIABILI”
Il 19 0ttobre si è inaugurata la terza mostra di quadri e sculture tra le colline del Monferrato di Lucia Sconfienza e Sergio Aimasso. Questo grazie all’instancabile attività organizzativa della direttrice del Museo di Arte contemporanea di Mombercelli (AT) Anna Virando. L’evento avverrà nei locali dell’enoteca-ristorante Casa Crippa di Canelli (AT). Il titolo “Geometrie variabili” vuol rappresentare il continuo indagare tra le geometrie della forma nel divenire dell’opera, realizzando dimensioni probabili ma anche improbabili. Gioco oscillante tra l’astratto e il figurativo nella costruzione di segni che vogliono suggerire anche impressioni trasfigurate tra forme ed emozioni. La ricerca degli autori è il tentativo di dare corpo ad un nuovo immaginario.
La mostra rimarrà aperta fino al 28 febbraio 2020.
Orari visita mostra: dalle 12.00-14,30 ¬¬-19,00-22,00
Domenica sera e lunedì chiuso. Tel.0141 832182
Enoteca ristorante CASA CRIPPA corso della libertà 65° Canelli (AT)
GALLERIA FOGLIATO, “PITTORI DELL’800”
Alla Galleria Fogliato di Torino è stata inaugurata la mostra “Pittori dell’800” che si protrarrà fino a sabato 2 novembre 2019. Saranno presenti oltre un centinaio di dipinti dei principali esponenti della pittura della seconda metà dell’Ottocento, in particolare piemontese.
Elenco dei pittori presenti: G. Baldassini, A. Barabino, G. Bo, C. Bossoli, G. Buscaglione, L. Calderini, M. Calderini, V. Cavalleri, B. Ciardi, G. Colmo, D. Cosola, A. Craffonara, L. Crosio, A. Dalbesio, S. De Avendaño, L. Delleani, P. D’Espinosa, G. Falchetti, C. Follini, A. Fontanesi, E. Gays, C. Gheduzzi, G. Gheduzzi, B. Ghivarello, G.S. Grassi, G. Grassis, A. Lupo, C. Maggi, A. Marchisio, P. Mariani, C. Merlo, R. Natali, M. Panissera di Veglio, G. Pisano, C. Pittara, C. Pollonera, A. Pratella, A. Prosdocimi, A. Raffele, E. Reycend, R. Santoro, G.M. Scaglia, E. Scorzelli, E. Sperati, A. Tavernier, G. Tirozzo.
Orario galleria 10-12,30 / 15,30-19 – chiusi lunedì e festivi
TORINO, EX CARCERE LE NUOVE: ARS CAPTIVA 2019 – PUNTO DI FUGA
All’ex carcere le nuove di torino la settima edizione biennale delle scuole d’arte del Piemonte
Si svolgerà dal 24 ottobre al 7 novembre 2019 la settima edizione di Ars Captiva che, nelle settimane torinesi dedicate all’arte contemporanea, segna il grande ritorno della Biennale realizzata dagli studenti degli istituti a indirizzo artistico del Piemonte negli spazi dell’ex carcere Le Nuove di Torino, già sede delle prime tre edizioni della rassegna. Inserita nel ricco calendario di ContemporaryArt Torino +Piemonte, l’iniziativa nata nel 2007 su impulso dell’Associazione Creo – Ars Captiva si presenta come una straordinaria opportunità di riflessione su una memoria storica stratificata e complessa – quella dell’ex penitenziario a isolamento totale – e di confronto diretto con i linguaggi e le pratiche dell’arte contemporanea. Sotto la direzione artistica di Maria Teresa Roberto, le opere create per l’occasione dagli studenti dell’Accademia Albertina, dei Licei artistici “Cottini”, “Passoni”, “Primo” di Torino, “Buniva” di Pinerolo e “Faccio” di Castellamonte si sviluppano dal panopticon, la struttura centrale dell’ex carcere da cui si diramano i diversi corridoi, nelle celle del terzo braccio. Partendo dall’architettura e dalla distribuzione spaziale dell’edificio, i giovani artisti sono stati invitati a ripensarne funzioni e significati, costruendo i loro lavori intorno al concetto, prospettico e simbolico, di punto di fuga. Ecco quindi prender vita disegni, sculture, installazioni visive e sonore che interpretano il tema dell’ignoto, del sogno, del contrasto tra luce e buio e tra libertà e reclusione (come i suoni registrati alle Vallette dall’artista iraniana dell’Accademia Bahar Heirdarzade che scortano idealmente i visitatori del vecchio carcere attraverso le parole e i rumori del carcere di oggi). Ospite d’onore della Biennale, per la prima volta, il Liceo artistico statale “Boccioni” di Milano, mentre una sezione della mostra, curata dagli allievi del Corso di Allestimento dall’Accademia Albertina, ospita i lavori di alcuni studenti affetti da sindrome autistica, grazie alla collaborazione tra Ars Captiva e l’Angsa Piemonte (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici). L’intera rassegna potrà poi essere visitata seguendo un percorso con indicazioni multisensoriali adatto a tutti, anche alle persone con disturbi dello spettro autistico. L’esposizione è il momento culminante di un percorso di avvicinamento all’arte contemporanea che ha visto i giovani partecipare, durante l’anno, a una serie di incontri di approfondimento nelle principali istituzioni artistiche torinesi (Castello di Rivoli, Fondazione Merz, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo), potendosi confrontare direttamente con i temi, gli spazi, i linguaggi dell’arte. Il progetto grafico per l’immagine guida della mostra è stato affidato agli studenti dei corsi di grafica degli istituti “Steiner” e “Bodoni” di Torino e “Natta” di Rivoli. L’inaugurazione di Ars Captiva 2019 è in programma giovedì 24 ottobre 2019, a partire dalle ore 18, negli spazi, interni ed esterni, dell’ex carcere. L’evento ha inizio con l’inserimento nel muro di cinta del penitenziario di una targa commemorativa dedicata a Renato Cottini (1921-1944), giovane scultore che sacrificò la vita ai suoi ideali di libertà. A seguire, Peader Kirk, artista e regista britannico, docente di performing and sound art alla University of Bedfordshire, specializzato in Devised Theatre (pratica teatrale basata sulla relazione e sul coinvolgimento) e storico ospite della Biennale, metterà in scena una performance sul modo in cui l’arte possa trasformare la vita e il quotidiano diventare arte. Il jazzista Gianpiero Lo Bello guiderà poi un gruppo di 15 fiati, studenti del “Liceo Classico musicale Cavour”, in una performance musicale. Finissage giovedì 7 novembre, sempre sulle note di Lo Bello e allievi (concerto di fiati) e con la performance “Il canto dell’inumano” dei giovani artisti dell’Accademia Albertina Alessandro Fara e Annalisa Pascai Saiu.
Ars Captiva 2019 – PUNTO DI FUGA
Ex carcere Le Nuove, Via Paolo Borsellino, 3, Torino
24 ottobre – 7 novembre 2019
Inaugurazione:
Giovedì 24 ottobre, ore 18.00 – 22.00
Orari di visita:
Tutti i giorni, ore 15.00-18.00.
Visite per le scuole:
Al mattino solo su prenotazione, contattando il numero 339.3665992
TORINO, MOSTRA DI GIANNI COLOSIMO
Il 16 ottobre 2019, negli spazi di Riccardo Costantini Contemporary a Torino, si è inaugurata la mostra personale di Gianni Colosimo “Ammutinamento”. Colosimo è considerato uno degli artisti di punta dell’area torinese e ha conseguito con la propria ricerca artistica una significativa notorietà internazionale. Celeberrima la sua mostra “Wallpaper: Il vortice del desiderio è privo d’orizzonte”, realizzata nel 2006, in cui utilizzò centomila banconote da un dollaro per tappezzare completamente la galleria Pack di Milano. Il progetto di Ammutinamento è sintesi e epilogo di un ciclo di mostre dove Colosimo espone opere caratterizzate da autonomia vitale ed estetica che si affrancano dall’autore, dal pubblico e dall’attuale sistema dell’arte: opere ‘ribelli’ che non vogliono sottostare al giogo del ruolo che l’autore-artista gli impone. In “Ammutinamento” il gesto della ribellione viene portato alle sue estreme conseguenze: con una coralità epica, le opere esposte manifestano la loro volontà iconoclasta. Con la loro presenza espongono il proprio rifiuto ad aderire alla dittatura delle immagini. Quale metafora estrema, “Ammutinamento” segna un punto di rottura nel mondo dell’arte. L’assenza, il non esserci, diventano per Colosimo l’essenza di un atteggiamento che marca la propria volontà di non adesione e di rifiuto della vuota spettacolazione babelica della nostra esistenza. La realizzazione del progetto di mostra è in collaborazione con Luisa Bruni.
“DENTRO DI ME LA MIA CITTA’. POST-IT CITY”: PERSONALE DI ENNIO ONNIS
inaugurazione martedì 29 ottobre 2019 h 18.00-20.00
Libreria Antiquaria Freddi v. Mazzini 40 Torino
periodo espositivo fino al 13 novembre 2019
orari da lunedì a sabato h 10.30-12.30 & 16.00-19.30
informazioni fabfredd@fastwebnet.it & 011/8178751
Ennio Onnis, nato nel 1941 a Torino, dove risiede e lavora. Pittore e autore di alcune raccolte poetiche, la sua carriera artistica ha inizio nel 1965 con una personale alla Galleria Cassiopea. Continua, da allora, il suo cammino pittorico con numerose mostre, collettive e personali, in diverse Gallerie italiane: Milano, Roma, Padova, e, fuori Italia, spicca la mostra fatta nel 1981, Parigi, nello spazio DA et DU. Importanti riconoscimenti gli sono stati attribuiti da critici di valore: L. Carluccio, M. Bernardi, A. Mistrangelo, J. Villmont, L. Cabutti, I. Fassio, e numerosi altri. Le ultime mostre in ordine di tempo presso la Cripta San Michele, a Torino nel 2016; Bolaffi Arte, a Torino nel 2017. Molteplici, nel corso del tempo i temi della sua opera, a denunciare i disastri di cui in parte è responsabile l’uomo; guerre, massacri, inquinamento globale, ecc. e questo quando non ancora si parlava di tutte quelle problematiche che oggi sono all’ordine del giorno, sotto i nostri occhi. Negli ultimi anni, uno dei suoi temi preferiti, quello della Città, che, secondo l’artista, ha assunto in generale i tratti di un vero e proprio girone dantesco. E la città infatti, già con il soffocante, occlusivo titolo “Dentro di me la mia città” è il soggetto della mostra di Ennio Onnis “Post-it city”, composta di 75 intriganti opere – eseguite a pennarelli, nello spazio di altrettanti post-it (127 x36 mm) e ora radunate ed esposte negli spazi della nostra libreria. Nel catalogo, pubblicato dalla casa editrice Raineri Vivaldelli Editori Torino, insieme alle opere pittoriche, sono comprese anche alcune poesie, delle quali una, “L’albero degli stracci”, è stata scritta appositamente da Guido Ceronetti ispirata da una grande tela del pittore. Di questa personale di Ennio Onnis un peso speciale ha la densa Introduzione del valente critico d’arte torinese Ivan Fassio, che nella serata di inaugurazione della mostra introdurrà e presenterà l’artista, insieme con l’editore PierFrancesco Raineri Vivaldelli. La Libreria Antiquaria Freddi il 2 novembre 2019 resterà eccezionalmente aperta dalle 20.00 alle 24.00 in concomitanza con la Notte delle Arti Contemporanee in occasione delle manifestazioni di Artissima e di Paratissima. Nel corso della serata lettura di testi poetici da parte dell’attore e doppiatore Ivo De Palma e di altri poeti. I post-it, con il catalogo saranno in vendita presso il nostro spazio. A corredo della mostra saranno esposti libri animati (pop-up), cartoline tridimensionali e curiosità cartacee legate al tema della città.