Santena ‘plastic free’: 1000 borracce agli studenti delle scuole primarie e secondarie santenesi
La lotta alla plastica inizia dalla scuola. L’Amministrazione Comunale, in collaborazione con l’associazione ApidiCarta, questa mattina ha distribuito circa 1.000 borracce di alluminio alle scuole santenesi, primarie e secondarie. L’obiettivo è sensibilizzare gli studenti a limitare l’uso della plastica usa e getta a favore di materiali riutilizzabili educando alla tutela dell’ambiente e alla riduzione di rifiuti. Obiettivi non meno importanti sono anche quelli di promuovere l’uso dell’acqua pubblica e di ridurre, in coerenza con principi di sostenibilità e responsabilità, i consumi di risorse. Le borracce sono arrivate dalla collaborazione con l’associazione Apidicarta di Poirino la quale ha promosso un acquisto di gruppo con altri comuni: recentemente l’associazione ha distribuito le stesse borracce in altri sei Comuni del territorio. «Il rifiuto più ingombrante e diffuso è la plastica – così si è rivolto Ugo Baldi, Sindaco di Santena agli studenti delle scuole santenesi – ed è per questo che quest’anno vi regaliamo le borracce. Portiamo avanti questa iniziativa perché come comune abbiamo scelto di essere plastic free ed eliminare dov’è possibile la plastica usa e getta. Abbiamo anche mandato una e-mail a Babbo Natale – prosegue Baldi – per avere per gli studenti della scuola media anche un erogatore d’acqua per riempire la borraccia. Ciascuno di noi può essere una piccola Greta Thunberg». Gli fa eco anche Ugo Cosimo Trimboli, consigliere comunale di maggioranza con deleghe all’ambiente e tra i promotori dell’iniziativa: «Il tema dell’ambiente è una priorità assoluta della nostra Amministrazione. Siamo certi che che il cambiamento necessario verso uno stile di vita sostenibile passi imprescindibilmente attraverso la sensibilizzazione e la formazione dei cittadini più giovani e con queste borracce vogliamo anche creare un senso di comunità tra i ragazzi che si riconoscono e portano avanti un obiettivo comune: salvaguardare l’ambiente».