Ex Embraco di Riva presso Chieri: solidarietà dal Consiglio metropolitano
Stamani il Consiglio metropolitano ha ascoltato in un’audizione aperta al pubblico una delegazione dei rappresentanti dei lavoratori dell’ex Embraco di Riva presso Chieri. Mario Amendola, sindacalista della UILM, ha sollecitato l’impegno delle forze politiche e degli Enti locali per la reindustrializzazione del sito e l’individuazione di un soggetto che possa portare avanti l’operazione. È poi intervenuto un operaio della ex Embraco, che ha definito la situazione dello stabilimento di Riva presso Chieri come un bluff, un raggiro perpetrato di chi aveva promesso investimenti che non si sono mai concretizzati, a danno di dipendenti che devono sopravvivere con i 750 Euro dell’indennità mensile di cassa integrazione. I lavoratori chiedono in sostanza che si impedisca alle multinazionali di lasciare i lavoratori italiani senza il posto di lavoro. I dipendenti della ex Embraco sollecitano un maggiore impegno da parte del Ministero dell’Industria e dello sviluppo economico e delle istituzioni nazionali, che, a loro dire, non hanno convocato tutti i soggetti interessati e che, a suo tempo, avevano avallato le proposte degli investitori stranieri che non si sono mai concretizzate. Il Consigliere delegato alle attività produttive, Dimitri De Vita, ha chiesto che nessuno si abitui alla deindustrializzazione del nostro Paese, ricordando che la Città metropolitana non ha capacità legislativa o contrattuale, ma che gli amministratori sono impegnati a mettere in campo tutti i rapporti che hanno con le istituzioni nazionali. Il Consigliere Claudio Martano della lista “Città di città” ha ricordato di aver vissuto nel suo mandato di Sindaco di Chieri l’intera vicenda dell’ex Embraco. Ha poi fatto presente che erano state presentate altre proposte di intervento nel sito di Riva presso Chieri, forse meno ambiziose. Martano ha ricordato che si sta ora cercando di rimettere in campo quelle proposte di reindustrializzazione, a suo tempo ipotizzate per almeno una settantina di lavoratori. Ciascun Consigliere metropolitano, a giudizio di Martano, deve attivare le sue relazioni per contribuire ad una soluzione. Il Consigliere Mauro Carena della lista “Città di città” ha rimarcato a sua volta la tracotanza delle multinazionali che non hanno rispetto dei lavoratori italiani e auspicato una soluzione. La vicenda dell’ex Embraco a giudizio di Carena deve servire da lezione perché una situazione del genere non si verifichi più. Maurizio Piazza del gruppo “Città di città” ha giudicato come molto importante la vicinanza degli amministratori locali ai lavoratori, nonostante il poco spazio di manovra di cui dispongono i Comuni e la Città metropolitana. A giudizio di Piazza, l’importante è che la situazione dei lavoratori dell’ex Embraco non ricada nell’anonimato e nell’oblìo, perché si tratta di un problema nazionale. Roberto Montà, capogruppo di “Città di città” ha chiesto una mobilitazione per ottenere che vengano messe in campo risorse ad hoc, per evitare che nei confronti dei poteri forti passi il messaggio che in Italia si accetta tutto. Secondo Montà occorre coinvolgere l’intero sistema produttivo territoriale e valorizzare le competenze professionali presenti sul territorio per avviare operazioni di reindustrializzazione. Il Consigliere Graziano Tecco del Movimento 5Stelle ha ricordato di aver vissuto una vicenda analoga e auspicato un cambiamento di approccio alle crisi aziendali, con un impegno congiunto delle istituzioni e delle forze sociali ed economiche. La Consigliera metropolitana delegata all’istruzione e al sistema educativo, Barbara Azzarà, ha affermato che la formazione scolastica e professionale italiana è una risorsa indispensabile per rilanciare il sistema produttivo. A giudizio della Consigliera Azzarà il Ministero dell’Industria e dello sviluppo economico lavora al meglio per affrontare le crisi aziendali. Le soluzioni devono però essere cercate e trovate a livello globale, per superare un modello economico sbagliato, in cui molti giovani formati e capaci sono costretti ad emigrare all’estero. In chiusura del dibattito, la Sindaca metropolitana Chiara Appendino ha sottolineato che la sensibilità sul tema appartiene a tutte le forze politiche. Dopo aver valutato gli esiti del tavolo di confronto convocato al MISE, il Consiglio metropolitano si impegnerà in azioni di sensibilizzazione delle istanze politiche nazionali.