Il territorio collinare astigiano protagonista di un progetto regionale sullo sviluppo rurale sostenibile

Al via “Imprese rur@li. Giovani imprenditori e sviluppo rurale sostenibile”, un progetto per conoscere e valorizzare le realtà imprenditoriali sostenibili locali e i territori rurali della provincia di Asti.

Si è tenuta  nella Sala Giunta della Provincia di Asti, la conferenza stampa di lancio del progetto a regia regionale “Imprese rur@li. Giovani imprenditori e sviluppo rurale sostenibile” che vede come partner principali la Regione Piemonte e l’IRES Piemonte, come partner di livello locale la Provincia di Asti in collaborazione con Coldiretti, Cia e ACLI Asti e la partecipazione del Comune e MIUR – UST di Asti. Il progetto, avviato a novembre 2019 e di durata biennale, promuove lo sviluppo nei territori rurali piemontesi in modo coerente e sinergico con gli obiettivi del Piano di Sviluppo Rurale del Piemonte e della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile. Diverse le azioni proposte dal progetto: attività di ricerca, di sensibilizzazione e comunicazione e di animazione locale in tre territori diversi del Piemonte, o meglio tre tipologie territoriali differenti: collina, montagna e pianura. La collina astigiana è stata scelta come area pilota per il primo modulo progettuale e per la sperimentazione della metodologia. Alla conferenza stampa, dopo i saluti di Paolo Lanfranco, Presidente Provincia di Asti, e di Mariangela Cotto, Assessore Politiche Sociali del Comune di Asti, hanno illustrato il progetto, Jacopo Chiara, Dirigente dell’Area Progettazione Strategica e Green economy della Regione Piemonte, evidenziando il collegamento di “Imprese rur@li” con la Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile e le finalità generali e Fiorenzo Ferlaino, Dirigente dell’Area Territorio di IRES Piemonte, che è invece entrato nel merito delle attività e della metodologia di progetto e infine Baino Barbara, Consigliera della Provincia di Asti con delega su Pianificazione territoriale e Fondi UE, che ha chiarito il ruolo della Provincia e le attività attualmente in corso. Sono intervenuti inoltre, sottolineando i collegamenti tra questo progetto e progettualità precedentemente avviate sui temi dello sviluppo rurale sostenibile, Antonio Bagnulo di Coldiretti Asti, Alessandro Durando, Presidente Cia Asti e vicepresidente Cia Piemonte. Anche le ACLI Asti, seppur non presenti per motivi di sovrapposizione di impegni, hanno manifestato interesse e disponibilità a collaborare. L’obiettivo di “Imprese rur@li” è ambizioso, anche se molto concreto: capire se e come il mondo imprenditoriale ha intrapreso il cammino della sostenibilità ambientale, sociale ed economica, studiare e valorizzare tale percorso, capirne le dinamiche e divulgare le pratiche e i modelli che emergeranno per farle diventare patrimonio comune e quale contributo per le realtà locali e regionali in questo ambito.  Come? L’idea è partire dal territorio stesso, ponendosi in una posizione di ascolto e di conoscenza reciproca a tutti i livelli. Il progetto prevede diverse azioni che si ripeteranno nelle tre aree rurali (nella collina astigiana e, successivamente, nelle aree rurali di montagna e di pianura – ancora da definire): uno studio del territorio dal punto di vista socio-economico; la creazione di tavoli di lavoro intersettoriali con il coinvolgimento degli attori che incidono sullo sviluppo locale; l’individuazione in modo partecipato di aree specifiche di indagine e di giovani aziende agricole considerate sostenibili dal punto di vista ambientale, sociale ed economico; lo studio e la valorizzazione del modello imprenditoriale proposto dalle aziende agricole coinvolte; l’organizzazione di eventi per la presentazione dei risultati. Se la Regione Piemonte si occupa del coordinamento generale del progetto e IRES Piemonte il  referente per le attività di ricerca, un ruolo fondamentale è svolto dagli enti “promotori” locali. Nel caso del modulo progettuale sulla Collina si tratta della Provincia di Asti, che ha il compito di tessere le fila del progetto a livello locale e di condurre le azioni specifiche sul territorio astigiano. La prima attività di progetto avviata è il Premio per le scuole, denominato “Batti 2030. Benvenuta nuova imprenditorialità” proprio per sottolineare il rapporto con gli obiettivi di sostenibilità posti dall’Agenda 2030 e l’importanza di portare un cambiamento nel mondo del lavoro e della produzione. In queste ultime settimane, i partner hanno definito il Regolamento, che prevede l’erogazione di un premio in denaro (1.000 euro) alle classi o gruppi di studenti che invieranno i migliori progetti di comunicazione per raccontare le buone pratiche di sostenibilità del loro territorio. Possono partecipare studenti che frequentano le classi 3° e 4° delle scuole secondarie di secondo grado e della formazione professionale della provincia di Asti. Tre le categorie previste: video, poster e poi c’è una categoria libera, a scelta degli studenti. La Provincia di Asti ha contattato le scuole, inviato il Regolamento e la scadenza per le iscrizioni è il 15 gennaio 2020. Per maggiori informazioni sul Premio è possibile contattare la Provincia di Asti – Tel: 0141-433.273 – Mail: ambiente@provincia.asti.it.

Citiamo alcuni brevi interventi rilasciati durante la conferenza stampa.

Paolo Lanfranco, Presidente Provincia di Asti, dichiara: “Questo ente accorda piena condivisione all’obiettivo che il progetto si pone, ovvero quello di accrescere l’attenzione sui temi dello Sviluppo Sostenibile” ed evidenzia come “essendo il progetto rivolto al mondo rurale, la nostra partecipazione risulta quanto mai opportuna, stante la vocazione sostanzialmente agricola della maggior parte del territorio astigiano. Il contributo che viene richiesto alla Provincia risulta aderente alle funzioni e competenze da essa esercitate: le Province svolgono infatti un ruolo di coordinamento ed incentivazione, in qualità di ente di Area Vasta, che si concretizza attraverso azioni di pianificazione e di gestione del territorio, delle sue risorse e dei rapporti tra gli altri enti locali”.

Barbara Baino, Consigliera provinciale delegata alla Pianificazione territoriale e ai Fondi UE aggiunge: “Parlare di sviluppo sostenibile – aggiunge la Consigliera provinciale Barbara Baino con delega ai Fondi UE e alla Pianificazione Territoriale – vuol dire parlare di futuro, e quindi parlare di e ai giovani, che sono infatti al centro del progetto.  “Imprese rur@li” prevede anche un’azione specifica rivolta agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e della formazione professionale, un concorso a premi per far conoscere ai giovani le buone pratiche di sostenibilità del territorio rurale in cui abitano”.

Jacopo Chiara, Dirigente del settore Progettazione Strategica e green economy della Regione Piemonte dichiara “Per la Regione Piemonte, attualmente impegnata nella definizione della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile, questo progetto rappresenta l’occasione per avvicinarsi alle dinamiche territoriali, per coinvolgere gli attori locali nella definizione di obiettivi di sostenibilità perseguibili proprio perché legati a esperienze già in atto nei territori,  che vanno  promossi e sostenuti con politiche locali e regionali. Il progetto mira a verificare e valorizzare processi di natura socio-economica e ambientale che delineano per i territori e per il Piemonte un nuovo modello di sviluppo fondato sull’economia circolare”.

Fiorenzo Ferlaino, Dirigente dell’Area Ambente e Territorio di IRES Piemonte, sottolinea “L’IRES Piemonte, Istituto di ricerche economiche e sociali, è ente strumentale della Regione Piemonte e la supporta nella costruzione della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile. Per far questo, l’IRES realizza ricerche che aiutino a leggere le nuove dinamiche socio economiche ambientali, coinvolgendo una pluralità di attori territoriali, vere e proprie antenne dei processi in atto. Imprese rur@li è parte di questo processo di ricerca-azione: studia i modelli di impresa e i network  che producono sostenibilità economica, sociale e ambientale nel contesto rurale del Piemonte, per offrire ai territori e alla Regione conoscenze e strumenti a supporto delle politiche locali e regionali”.

Il Comune di Asti, come sottolineato dal Dirigente alle Politiche Sociali, Istruzione e Servizi Educativi Roberto Giolito, ha in passato collaborato alla prima parte di questa importante attività progettuale promossa dalla Regione Piemonte e dall’IRES Piemonte, e rilevandone l’importante valenza sociale oltre che ambientale  del Progetto Imprese Rurali ha ritenuto fondamentale dar seguito alla collaborazione coinvolgendo però come Ente capofila la provincia di Asti affinché venisse coinvolto tutto il nostro territorio provinciale.

Le associazioni di categoria sottolineano infine le motivazioni per collaborare nel percorso di “Imprese rur@li”.

Antonio Bagnulo, Coldiretti Asti “Come Coldiretti Asti aderiamo volentieri a questo progetto, motivati dal fatto che la ricerca della sostenibilità nel modo di produrre non è più rinviabile, inoltre nella nostra agricoltura le imprese hanno da tempo intrapreso questa strada, con impegni che spesso vanno oltre i vincoli di legge, e tante di loro già possono rappresentare un modello di riferimento. Siamo convinti che partecipare al Progetto ci aiuterà nella ricerca e nella definizione della sostenibilità, processo dinamico e non facile da circoscrivere, nel tentativo di capire sempre meglio come coniugare gli aspetti produttivi con quelli ambientali e sociali, certi del ruolo insostituibile dell’impresa agricola nel presidio territoriale, contro il dissesto idrogeologico e la crisi climatica”.

Alessandro Durando, Presidente Cia Asti-Vicepresidente Cia Piemonte, “Costruire una rete, che abbia al centro l’Agricoltura per il rilancio dell’economia, è uno dei temi centrali già adottati dalla Confederazione italiana agricoltori attraverso il progetto nazionale ‘Il Paese che vogliamo’. L’agricoltura significa non solo produzione, ma anche salvaguardia dei territori contro il dissesto idrogeologico, un ruolo doppio che gli agricoltori assolvono da tempo ed è per questo che ci mettiamo a disposizione per creare un percorso unico e innovativo, che punta allo sviluppo rurale sostenibile. Oggi nell’Astigiano manca non solo una rete che possa favorire tutto questo, ma occorre ancora colmare quel divario che persiste tra città e campagna, tra zone urbane ed extraurbane, dove spesso vengono a mancare i servizi”.

 ACLI Asti “Le ACLI di Asti, in collaborazione e sinergia con ACLI PIEMONTE, hanno sviluppato, in particolare in questi anni, grazie anche alla partecipazione a precedenti progettualità a titolarità  Regione Piemonte e IRES Piemonte, oltre che in collaborazione con il Comune di Asti,  un pensiero ampio ed articolato intorno alla generatività  e alle buone pratiche che ne accompagnano i progetti e le manifestazioni sui  territori. Le ACLI sono una organizzazione popolare che, nelle dinamiche nuove della politica e della vita sono-economica del Piemonte, tentano, attraverso la presenza capillare, anche in territori rurali della Regione, di testimoniare la necessità di una nuova partenza, di una nuova spinta generativa, in particolare connessa alla capacità di generare impresa nel rispetto delle dinamiche irrinunciabili dello sviluppo sostenibile, fino a testimoniare processi virtuosi che possono creare nuova occupazione, nuovi mestieri, nuove idee di sviluppo delle aree rurali. Per questo, all’interno dei “Imprese rur@li” possono accompagnare il progetto di ricerca e si candidano a realizzare incontri pubblici, sia nella città di Asti, sia nei comuni della Provincia, per la condivisione delle attività e per la “contaminazione” con gli attori locali”.