Cappella di S. Giuseppe
La piccola cappella a destra dell’ingresso del battistero, dedicata a San Giuseppe, apparteneva alla Pia Società dei Mastri Minusieri, Muratori e Stipettai di Chieri, la quale l’aveva ottenuta dal Capitolo della Collegiata grazie ad una transazione dell’11 marzo 1575. Il suo stemma è ancora visibile sopra l’arco di ingresso della cappella.
Sull’altare c’è un a pala raffigurante l’Adorazione dei Pastori, probabilmente la stessa della quale parla la relazione della visita apostolica di mons. Angelo Peruzzi: “L’altare di San Giuseppe è all’interno di una cappella conveniente ed è ornato con una icona abbastanza bella”. Un’opera, quindi, la cui esecuzione va collocata dopo il 1575, anno in cui i Mastri Minusieri ottennero la cappella, e prima del 1584, anno della visita Peruzzi.
Sull’anonimo autore di questo quadro Oreste Santanera (1986) avanza una timida ipotesi: “L’atteggiamento della Madonna , lo stesso dell’ “Allegoria della Concezione” dipinta dal Vasari per la chiesa dei Sani Apostoli di Firenze nel 1540-41, corrisponde ad iconografie largamente diffuse, con esempi anche in Piemonte, quali: la tavola nel retro sacrestia del Duomo di Carmagnola, attribuibile al saviglianese Giovanni Angelo Dolce… e la pala del secondo altare d. di San Michele di Cavallermaggiore, pure riferito all’ambiente dei Dolce”.
La cornice di cui ora la pala è dotata fu aggiunta fra il 1632 e il 1646. Infatti, mons. Provana (1632) ne nota l’assenza e ordina di provvedervi: “Ha ordinato che l’icona venga dotata di cornice”. Nel 1646, invece, essa adorna lo splendido quadro, suscitando anche le lodi di mons. Bergera, il quale sottolinea “la cornice bellissima e dorata”.
Si tratta di un piccolo quadro settecentesco che nel 1993 è stato trasferito nella Collegiata dalla chiesa di San Guglielmo. I due Santi potrebbero essere San Filippo Neri e San Giovanni Nepomuceno.
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