Usciva in quei giorni il manifesto con cui il papa proclamava il dogma…
di Valerio Maggio
Nell’anno Santo 1950 per la comunità cattolica cittadina – ovvero per la quasi totalità dei chieresi – la festa dei Santi e dei Morti (1 e 2 novembre) passa quasi in secondo piano surclassata com’è dal manifesto programmatico della Costituzione apostolica Munificentissimus Deus con cui Pio XII – proprio il primo novembre – proclama il dogma dell’Assunta con la frase simbolo: “L’Immacolata Madre sempre Vergine Maria terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo”.
A celebrare l’evento saranno soprattutto i padri Gesuiti “legati al Papa da un particolarissimo voto di ubbidienza e la cui storia più che quattro volte centenaria è caratterizzata da una essenziale devozione alla Madonna SS.ma – e le Congregazioni Mariane che nelle onoranze di Maria hanno la loro ragion d’essere – anche a Chieri vogliono esprimere tutta l’adesione e l ‘intima partecipazione al grande avvenimento”. Così il settimanale cattolico Il Chierese sul numero del 29 ottobre 1950. “I membri della Comunità Facoltà Teologica di S. Antonio e delle Congregazioni Mariane Maschile di S. Antonio e femminile dell’Istituto S. Anna – prosegue il giornale – si troveranno uniti…per la Messa delle 8 nella chiesa di S. Antonio. Alle 8,45 – in collegamento con Piazza S. Pietro – dal campanile della Chiesa verrà radiodiffusa la funzione romana. Alle l1,30 si canterà il solenne ‘Te Deum’ seguito dalla benedizione eucaristica”.
Altri incontri accompagneranno il pomeriggio e il dopocena di quella festa dei Santi. Scrive ancora Il Chierese: “Concluderà la storica giornata una accademia lirico musicale, che i Padri e, gli appartenenti alle due Congregazioni eseguiranno nella chiesa di S. Antonio opportunamente adattata. I cori eseguiranno pezzi di Verdi, di Cherubini, di Perruchot, di P. Bauducco S. J, del M.o Mondo – a tre e quattro voci. Li accompagnerà l’orchestra Amici della musica… Intercalati da un’azione lirico drammatica in tre quadri…un ‘coro parlato’ per i bimbi e i ragazzi della Congregazione Mariana e per i Rev. Fratelli Coadiutori e Studenti Gesuiti”.
C’è da notare un dettaglio non indifferente: In questo secolo e mezzo ad avvalersi della prerogativa dell’infallibilità papale è stato soltanto Pio XII con questo atto datato 1 novembre 1950. Chiosa in altra pagina Il Chierese: “La fede cristiana professa, per bocca dell’infallibile Maestro di Roma: ‘Oggi Maria Vergine ascende al cielo: fate festa perché regna con Cristo in eterno. Ed il popolo cristiano è fisso e fermo in questa fede. L’alba radiosa del prossimo giorno della definizione dogmatica lo troverà vigile come Anna, la madre fortunata di Maria, vista da Dante nella sua visione ‘tanto contenta di mirar sua figlia, che non muove occhio per cantar osanna’ ”.
(Foto Archivio storico Biblioteca civica sezione Storia locale). 1940. Casa S. Antonio i padri Gesuiti del Collegium).