Per tagliandi e revisione non cambia nulla, meno usura per il motore elettrico. E gli incentivi…
Anche in Italia il mercato delle auto ibride ha fatto segnare un buon incremento: sempre più automobilisti optano per veicoli di questo tipo, spinti da incentivi e agevolazioni che, a fronte di una spesa iniziale più alta, permettono di ammortizzare i costi in tempi brevi. Ma in tanti si pongono una domanda sulla manutenzione delle auto ibride: è vero che risulta più impegnativa e costosa? In cosa differisce la manutenzione delle auto ibride? Sul funzionamento delle auto ibride ci basterà ricordare che la differenza fondamentale fra quelle convenzionali e quelle a propulsione ibrida sta nel fatto che queste ultime hanno 2 motori: uno termico (solitamente alimentato a benzina) e uno elettrico, alimentato da una batteria che si ricarica grazie all’energia cinetica prodotta da quello termico. Cominciamo con lo sfatare qualche mito: anche se le auto ibride hanno due motori, gli intervalli di manutenzione sono praticamente gli stessi di quelli delle altre auto, così come le verifiche da effettuare. Per quanto riguarda i tagliandi, le tempistiche sono praticamente le stesse di quelle delle auto tradizionali: cambia il numero e il tipo di controlli (che devono constatare l’efficienza della parte elettrica), e il costo può aumentare del 10%, anche se molte case produttrici offrono tagliandi allo stesso prezzo di quelle tradizionali. Per quanto riguarda la revisione, le procedure sono praticamente identiche, in quanto il controllo delle emissioni dei gas di scarico e dell’inquinamento acustico vengono naturalmente effettuate solo sul motore termico. Per quanto riguarda invece le batterie, il cui costo di sostituzione può essere molto elevato (svariate migliaia di euro), fortunatamente vengono garantite per molti anni (nella maggior parte dei casi 10) e in linea di massima non danno problemi durante il ciclo di vita medio di una vettura. A differenza di quello che pensano in molti, i costi di manutenzione di un’auto ibrida sono praticamente sovrapponibili a quelli relativi alla manutenzione di una tradizionale. Se è vero infatti che i veicoli ibridi necessitano di controlli aggiuntivi riguardanti la parte elettrica, è anche vero che diminuiscono le spese per la manutenzione ordinaria, per i seguenti motivi:
Il motore elettrico non è soggetto alla stessa usura di un motore termico, in quanto in esso mancano parti meccaniche ad alto deterioramento.
Le procedure di manutenzione delle macchine ibride riguardano sostanzialmente il motore termico.
Quest’ultimo, lavorando in sinergia con quello elettrico, è soggetto a uno stress minore, che si traduce in una minore usura nel tempo.
Stesso discorso può essere fatto per le pastiglie dei freni che, grazie all’azione del freno motore (dovuto al sistema di rigenerazione delle batterie in fase di decelerazione) si consumano meno, quindi vanno sostituite con minor frequenza.
Considerando anche il fatto che le auto ibride consumano meno, che chi le acquista può usufruire di incentivi statali, e che in molte regioni non pagano bollo e strisce blu, la scelta ecologica è anche quella più conveniente a livello di costi, in tutti i sensi.