La mostra dedicata ai due artisti emigrati ai tempi di Giacomo Grosso
Sabato 8 maggio presso la Sala Consiliare del Comune di Cambiano si inaugura la mostra “Lorenzo Vergnano e Onorio Mosso -da Cambiano alla Francia e all’Argentina. artisti emigrati ai tempi di giacomo grosso”.Il progetto, che è stato ideato, curato, e coordinato dall’Assessora alle Manifestazioni del Comune di Cambiano Daniela Miron, chiude il ciclo di eventi che hanno promosso l’identità culturale del paese attraverso gli artisti che tra Ottocento e Novecento hanno reso onore e prestigio alla comunità cambianese. Il ciclo di eventi ha preso il via nel 2017 con la mostra “Giacomo Grosso–Una stagione tra pittura e Accademia”, realizzata in collaborazione con l’Accademia Albertina di Belle Arti, la Fondazione Accorsi –Ometto e Palazzo Madama di Torino. Nel 2018 la serie di mostre storiche è proseguita con “Augusto Cesare Ferrari –pittore, architetto fra Italia e Argentina”, a cura di Liliana Pittarello ed in collaborazione con l’Accademia Albertina e la Fundación Augusto y León Ferrari Arte y Acervo (FALFAA) di Buenos Aires. “LORENZO VERGNANO E ONORIO MOSSO -DA CAMBIANO ALLA FRANCIA E ALL’ARGENTINA. Artisti emigrati ai tempi di Giacomo Grosso”, in programma dall’8 maggio al 10 luglio 2021, porta l’attenzione su due artisti natia Cambiano, anch’essi allievi dell’Accademia Albertina e vissuti a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento. Onorio Mosso e Lorenzo Vergnano emigrarono all’estero, uno in Argentina e l’altro in Francia, sviluppando con alterne fortune la propria vocazione artistica. La mostra, a cura di Daniela Miron, allestita nella Sala Consiliare del Palazzo Comunale, presenta le sculture di Lorenzo Vergnano e i dipinti di Onorio Mosso appartenenti al patrimonio artistico del Comune di Cambiano, oltre alle opere provenienti da collezioni private, inedite e mai esposte prima: una vera scoperta peri cambianesi, i visitatori, gli studiosi. In occasione di questa mostra sono state restaurate le opere dei due artisti di proprietà comunale: le due tele dipinte da Onorio Mosso, un autoritratto ed il ritratto dello zio missionario Michel Angelo Mosso, e i due busti scolpiti da Lorenzo Vergnano raffiguranti Lorenzo Martini e Guglielmo Vincenzo Mosso, in esposizione permanente nella Sala Consiliare di Cambiano Nel camposanto è stata restaurata la tomba “Bert Nevissano” il cui apparato scultoreo è opera di Lorenzo Vergnano. Per tali restauri l’Amministrazione Comunale ha attivato una raccolta fondi che rientra tra gli interventi Art Bonus. La presenza sul territorio di importanti sculture di arte funeraria realizzate da Lorenzo Vergnano viene portata a conoscenza dei visitatori, reali e virtuali, attraverso la visione di due video mapping che narrano, con immagini e dialoghi proiettati sulla volta della Sala Consiliare, la bellezza di queste opere che si possono ammirare nei cimiteri di Torino, Chieri, Alpignano e Cambiano. L’allestimento e la realizzazione dei video mapping sono a cura di Zucca Grafica, con la collaborazione del Laboratorio teatrale di Cambiano e del Circolo Fotografico Autofocus. Con la mostra in programma e il suo catalogo, curato da Liliana Pittarello, si realizza un primo passo decisivo nella conoscenza della vita e delle opere di Lorenzo Vergnano e Onorio Mosso. A differenza di Giacomo Grosso, la cui fama fu garanzia di testimonianze storiche e studi accurati nonché di mostre a lui dedicate, la storia di Vergnano e Mosso era ancora tutta da approfondire e l’iniziativa cambianese ha inteso colmare tale lacuna, affidandone lo studio ed esperti specialisti. Il comitato scientifico e di indirizzo, per la mostra ed il catalogo, è composto da Massimiliano Caldera, Walter Canavesio, Daniela Miron e Liliana Pittarello. L’evento prevede inoltre alcune conferenze di approfondimento sull’arte scultorea dell’Ottocento, in collaborazione con la Biblioteca Fratelli Jacomuzzi di Cambiano. In considerazione del periodo che stiamo vivendo, fortemente condizionato da normative atte a contenere la trasmissione del virus Covid -19, è previsto il supporto dei social media sia per l’inaugurazione della mostra sia per i contenuti e le conferenze; per la visita dal vivo vengono messe in atto tutte le azioni previste dalle normative in vigenza.