di Antonella Rutigliano
Mi è arrivata questa e-mail dal direttivo: “Considerando il periodo difficile in cui viviamo abbiamo deciso da subito, che quest’ anno non avremmo costruito il presepio meccanico. Ci è dispiaciuto rinunciare al nostro incontro annuale e a far rinunciare ai tanti che ogni anno vengono a farci visita, ma abbiamo optato per la sicurezza. Abbiamo costruito solo la Natività nella Chiesa Parrocchiale con le statue principali: almeno lì non potevamo mancare. L’iniziativa, nata per rallegrare i bambini e tramandare la tradizione risale agli anni ’30, e fu gestita dalle suore dell’asilo Gribaudi. Lo scopo era quello di coinvolgere tutti nella magica atmosfera delle festività natalizie, dove le tradizioni, le storie e i racconti antichi per bocca dei grandi stimolassero la fantasia e l’immaginazione dei piccoli. All’ epoca le statuette non si acquistavano nei magazzini, ma venivano realizzate a mano grazie alla creatività e manualità di un cambianese all’ epoca molto noto in paese: Piero Feyles detto Pierin. Nel suo tempo libero, nel suo laboratorio di falegnameria, creava dal nulla le statue, i costumi, le parti meccaniche e alcuni tipi di illuminazione. Alcune realizzazioni con qualche revisione sono tutt’ ora funzionanti, come Gelindo, il pastore contadino con l’ agnello sulle spalle, tipico personaggio della tradizione piemontese. La chiamata alle armi nel 1940 ridusse di molto l’ attività, che riprese nel dopoguerra grazie ad un gruppo di volontari. Nei primi anni ’90, lo spazio all’ interno dell’ asilo era diventato troppo piccolo, così, Don Minchiante mise a disposizione la chiesa dello Spirito Santo dove ancora oggi si costruisce l’ ormai famoso Presepe Meccanico di Cambiano di 72 metri quadrati, di un’ ottantina di statuine e 50 movimenti. Speriamo vivamente di poter esserci il prossimo Natale”. Speriamo. Speriamo che questo gruppo di ragazzi, che fanno, o facevano lavori diversi (dal fattorino al geometra di cantiere), possano ritornare nel loro tempo libero e con la stessa passione a ricostruire. Perchè il Presepio va al di là della tradizione. Il Presepio come ha detto Papa Francesco, non è solo per i bambini, ma serva per ricordare ai grandi la tenerezza, l’ innocenza e il grande valore della vita. Con così tanti volontari, armati di buona volontà e di talenti, con l’ aiuto di Dio il prossimo Natale Il Presepio Meccanico di Cambiano si farà. Vi aspettano.