Lavori finiti ai primi del 2023, collegamento con il parco Tepice del Pellegrino
Settembre 2020. Il Comune di Chieri si aggiudica il bando “Restauro Ambientale Sostenibile” della Compagnia di San Paolo con il progetto «PATCH-PArcoTessileCHierese», finanziato con un contributo di 320mila euro. Il progetto consiste nella trasformazione in parco urbano dell’area occupata dall’edificio della ex scuola di via Tana (la scuola Angelo Mosso). L’edificio scolastico, attualmente in pessime condizioni, sarà demolito, e al suo posto sorgerà un’area verde, con spazi attrezzati per il gioco e lo sport, che collegherà il Parco dell’area Caselli con il Parco Tepice del Pellegrino.
Oggi, dall’assessore all’ambiente del Comune di Chieri, Massimo Ceppi, buone notizie sul tema. “Che si tratti di una operazione complicata e dai tempi non brevi era noto. Adesso, però, ci siamo. E’ stato approvato il progetto definitivo, presto tocca a quello esecutivo e subito dopo partirà la gara d’appalto. In concreto, i lavori salvo imprevisti potranno iniziare nella primavera del 2022 e concludersi al più tardi nei primi mesi del 2023”. Ceppi ricorda di che si tratta.
“Nascerà una sorta di ‘corona verde’ interna a Chieri. Restituiamo un ‘bene comune’ alla città e colleghiamo due parchi, realizzando così una connessione tra le aree verdi che si sviluppano tra il rio Tepice e l’antica cinta muraria. Il parco sarà quel tassello ancora mancante che consentirà di collegare parti della città già recuperate e valorizzate. Ma il richiamo alla stoffa vuole evocare anche la tradizione tessile chierese. Il nuovo parco urbano vuole rievocare la memoria storica della città: oltre alla piazza alberata principale denominata “Smart Area”, ci saranno un’area giochi, uno skatepark e un giardino delle tappezzanti, con l’inserimento di specie tintoire (tutte le specie vegetali saranno autoctone). Grandi alberi si svilupperanno verticalmente richiamando la grandiosità della chiesa juvarriana demolita in età napoleonica, mentre l’utilizzo del colore blu nella pavimentazione richiamerà il gualdo, pianta tintoria utilizzata dalle fabbriche tessili. Il progetto è il frutto di un percorso innovativo che ha coinvolto il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino, il Politecnico di Torino, Legambiente, l’associazione Tra Me, la rete delle associazioni ambientaliste, culturali e sociali chieresi che hanno contribuito alla preparazione del dossier di candidatura»