Le colonnine-interruttore per l’illuminazione a tempo
Nello scorso numero di Centotorri, presentando il libro “Chieri e il suo voto, quattro secoli di storia”, scritto dal nostro collaboratore Antonio Mignozzetti e dalla moglie Teresa De Marchi, abbiamo detto che per volontà dei due autori, e d’accordo con il parroco Don Marco di Matteo, il ricavato della vendita sarebbe stato destinato al completamento del nuovo impianto di illuminazione del Duomo, e più precisamente alla installazione, non compresa nel preventivo iniziale, di cinque colonnine-interruttore per l’illuminazione a tempo di altrettanti settori del Duomo: quelli che, per il loro valore storico-artistico, sono i più visitati dai turisti ma che fin’ora non potevano essere adeguatamente apprezzati perché, al di fuori delle funzioni religiose, erano perennemente al buio. Parliamo del Battistero, del Coro e delle cappelle della Madonna delle Grazie, dei Santi Lorenzo e Martino e del Crocifisso.
A metà ottobre le cinque colonnine sono state installate. Alte un metro e trenta, nella parte superiore mostrano un pannello con una sintetica illustrazione della cappella e al centro la feritoia dove inserire la moneta che accende la luce (per un tempo ancora da determinare). Con questo, la parrocchia del Duomo ha fatto il primo passo di quel percorso, al quale abbiamo accennato, che dovrebbe portare Chieri ad essere più ospitale verso i visitatori che la scelgono per le loro gite.