Chieri futura,
scelte di traffico
La rivista di inizio autunno apre con un tema caldissimo, il traffico nel centro di Chieri, e prova a declinarlo in un futuro prossimo.Chieri città antica e bella, ma anche fragile dal punto di vista della viabilità, che è in sostanza ancora quella medievale, con strade maestre che per noi oggi sono diventate stradine, troppo piccole e troppo trafficate. Che fare? Domanda complicata, risposta che solo i tecnici, gli esperti di traffico, sono in grado di dare. E provare, sperimentare, non è detto che sia un bene. Lanciamo un sondaggio su 100torri.it. Per capire che cosa vorrebbero i chieresi.
Altro tema che sta a cuore. Chieri ha, vuole avere una vocazione turistica. Che cosa significhi esattamente, non è dato sapere. Turisti veri, che non siano del circuito salesiano sulle orme di Don Bosco, la città ne ha sempre visti pochi, e quei pochi, spesso, sono stati respinti da porte chiuse: le chiese sono gli scrigni d’arte chieresi per eccellenza e nessuno ha mai pensato a mettere tutti intorno ad un tavolo per ragionare su aperture dedicate, favorite dal Comune. Idea semplice, chiara. Non è mai troppo presto per provarla.
La storia locale, poi. E le sagre che tornano a vivere, ancora con un po’ di timore ma tornano. Un bel segnale di continuità.
Infine, lo sport. Ricomincia la pallavolo, mai così in alto in Italia e mai così attesa anche a Chieri, dove le ragazze di A1 sono pronte a ripetere la meravigliosa cavalcata dell’anno scorso, con in più l’ingrediente-chiave del pubblico presente e tifante.
Buona lettura
Gianni Giacone