Approvate le linee-guida per la realizzazione. Investiti 7 milioni di euro. Quattrocolo: la sfida è la gestione
Primo passo verso la realizzazione della nuova piscina comunale a Chieri, che sarà costruita in area San Silvestro con un investimento di 7 milioni di euro. La Giunta comunale ha approvato il “Documento di indirizzo della progettazione”, ovvero le linee-guida (obiettivi e requisiti tecnici) cui dovrà attenersi il soggetto al quale sarà affidato l’incarico di predisporre lo studio di fattibilità tecnica ed economica (che sarà individuato tramite avviso di manifestazione di interesse).
L’attuale piscina comunale di via F.lli Fea, ormai obsoleta, verrà così dismessa e sostituita da una nuova infrastruttura moderna, sostenibile, dimensionata in rapporto al fabbisogno e accessibile a persone con disabilità.
«Il nuovo impianto natatorio è atteso da tempo dai chieresi e si tratta di un progetto a cui tengo molto-commenta il Vicesindaco ed assessore al
Bilancio e allo Sport Roberto Quattrocolo–Vorrei lasciare a chi verrà dopo l’orgoglio di inaugurare un “bene comune” orientato certamente allo sport ma soprattutto al benessere di una comunità. Gli indirizzi di progettazione fanno tesoro delle “lezioni” apprese dalla pandemia e dal caro-energia. È noto come molti Comuni si trovano in grande difficoltà a gestire i loro impianti, a causa degli effetti delle speculazioni sul prezzo delle fonti energetiche. La vera sfida oggi è quella della sostenibilità della futura gestione della piscina. Dobbiamo spendere bene i soldi, affinché si creino le condizioni perché la conduzione di questo servizio pubblico, che ha rilevanza economica, si sostenga-quanto più possibile-con la remunerazione delle attività. Sarà quindi molto importante avere bassi costi di gestione. Dal punto di vista architettonico non ci sarà nessun eccesso e parlare di “minimalismo” non mi pare un’eresia. La nostra attenzione deve andare alla gestione degli spazi (con superfici più ampie, un’area fitness e Spa, una vasca stagionale all’aperto, una “spiaggia” adibita a solarium ed un’area sistemata a verde maggiore rispetto alle progettazioni precedenti), all’autoproduzione e autosufficienza energetica (attraverso pannelli fotovoltaici) e alla riduzione dello spreco d’acqua».