2 mila già messi a dimora, altri 4 mila lo saranno in autunno. Infine toccherà a Fontaneto.
di Gianni Giacone
Duemila piante sono il primo pezzo già realizzato lungo il Rio Ravetta. Altre 5 mila saranno piantate in autunno tra Fontaneto, Rio del vallo e zona degli orti urbani nella zona attigua all’area industriale. 10 mila, infine, costituiranno la seconda parte dell’intervento, in un’area di circa 12 ettari a Fontaneto, nei pressi del consorzio rifiuti. Chieri diventa green nei fatti grazie al cospicuo finanziamento del progetto Corona Verde. “Si tratta di circa 700 mila euro – spiega l’assessore all’ambiente del Comune di Chieri, Massimo Ceppi – tra intervento di forestazione vero e proprio e manutenzione delle nuove piante per sette anni.” Un passo indietro per capire l’intervento. Corona Verde è un progetto strategico, nato a fine anni ’90 da una collaborazione tra l’Ente di gestione del Parco del Po torinese, la Regione Piemonte e il Politecnico di Torino, con la finalità di realizzare un’Infrastruttura Verde che integri la Corona di Delizie delle Residenze reali con la cintura verde rappresentata dal patrimonio naturale dei parchi metropolitani, dei fiumi e delle aree rurali ancora poco alterate, per riqualificare il territorio metropolitano torinese e migliorarne la qualità di vita. La seconda fase di CV (Corona Verde) si è caratterizzata come strategia integrata di area vasta, condivisa con la Provincia di Torino (ora Città Metropolitana di Torino) soggetto competente per la pianificazione sovracomunale, e si è strutturata come un vero e proprio strumento di governance territoriale e di stimolo allo sviluppo locale in una dimensione sostenibile e green. Nel 2010 la Città di Torino ed altri 84 comuni hanno firmato il Protocollo d’intesa di Corona Verde, per condividere obiettivi e impegni per la realizzazione dell’infrastruttura verde e l’intero territorio è stato suddiviso in 6 ambiti territoriali, coordinati dai comuni capofila di Chieri, Nichelino, Rivoli, Settimo Torinese, Torino e Venaria Reale. Per Chieri, le aree proposte per gli interventi di forestazione sono principalmente rappresentate da fasce riparie di corsi d’acqua naturali (il Rio Tepice e il Rio del Vallo) e artificiali (lo scolmatore del Rio Ravetta) che, facendo parte del reticolo idrografico minore, drenano il settore meridionale della Collina di Torino nel tratto chierese solcando ampie porzioni debolmente inclinate interessate da prati, pioppeti e colture cerealicole. La vegetazione riparia risulta discontinua, talvolta assente, caratterizzata da filari di pioppi e salici con presenza prevalente di sambuchi e biancospini. A margine di questi corsi d’acqua, per lunghi tratti, sono presenti percorsi fruitivi, oltre a campi coltivati. Sono inoltre interessate dagli interventi di piantamento (già effettuato tra autunno e inverno scorsi) un’area posta a margine del Rio Ravetta, a nord-est dell’abitato di Chieri. Inoltre, aree a sud dell’agglomerato urbano inserite nel comprensorio del Fontaneto, un ambito pianeggiante caratterizzato dalla presenza di due corsi d’acqua: il Rio Tepice e il Rio del Vallo.