40 opere della Collezione Civica “Trame d’Autore” e un omaggio alla carriera di Ezio Gribaudo
All’Imbiancheria del Vajro, a Chieri, prosegue la mostra «Un grande Abbraccio al Mondo», terzo appuntamento del progetto «RestART! Museo relazionale Imbiancheria del Vajro», il cui obiettivo è raccontare, attraverso cinque mostre nell’arco di due anni, la preziosa Collezione Civica di Fiber Art del Comune di Chieri, “Trame d’Autore”, oltre 300 opere realizzate da artisti di tutto il mondo, un patrimonio di valore e di rilevanza internazionale.
«Un grande Abbraccio al Mondo» propone fino al 15 maggio 2022, una selezione di 40 opere di 26 artisti di tutti i continenti, ponendo l’attenzione sull’aspetto cosmopolita della Fiber Art e l’interesse per le culture di tutto il mondo rilette attraverso i patrimoni antichi e contemporanei della tessilità da artisti, che sono “viaggiatori”, si spostano di cultura in cultura, di luogo in luogo, per apprendere nuove tecniche e conoscere nuovi materiali.
Spiega Silvana Nota, critica d’arte e direttrice artistica del progetto RestART!: «La Fiber Art, per sua natura, è un grande abbraccio al mondo. Alle origini di questo movimento artistico sviluppatosi negli Anni Sessanta, vi è, infatti, l’interesse per le culture di ogni luogo e tempo rilette attraverso i patrimoni antichi e contemporanei della tessitura. In essi, gli artisti vi hanno identificato il filo universale che collega popoli e tradizioni, individuando al loro interno i più svariati percorsi di esplorazione alla ricerca di significati e conoscenze poi elaborate con sensibilità, contenuti e modalità personali. In libera adesione allo spirito di questa corrente, che è giunta ad oggi ricaricandosi delle incalcolabili esperienze del ‘900, il cammino dei fiber artist ha incrociato i passi di altri artisti visuali, che su strade parallele hanno dato valore al medium tessile giungendo, con incredibile sintonia, agli stessi elementi fondanti e punti teorici dell’arte della fibra: un nomadismo culturale inclusivo ed etico, attraverso il quale l’enciclopedia delle saggezze perdute, o di abituale consumo, si traduce in opere simili a grandi libri aperti tra le cui pagine trovano valore gli aspetti migliori di civiltà del passato e di oggi, al di là di qualsiasi barriera geografica o di pensiero.”
Ospite d’eccezione della mostra «Un grande Abbraccio al Mondo» è l’artista, editore e collezionista Ezio GRIBAUDO (Torino, 1929), che ha fatto del viaggio e dell’incontro una filosofia di vita, e che già a partire dagli Anni Settanta ha utilizzato il tessuto nelle sue opere. Il Maestro Ezio GRIBAUDO ha accettato di collegarsi con una sua installazione site specific di “mappamondi” all’opera aperta condivisa “L’Arte Moltiplica l’Arte”: «Il mappamondo rappresenta nella mia ricerca l’immagine della bellezza immensa della terra sulla quale viviamo (…). Ho avuto l’opportunità di apprezzare culture diverse e riflettere sul senso dell’esistenza che merita orizzonti aperti. Ad interessarmi è stato anche l’ingegno umano, e insieme ad esso l’ambiente dell’officina intesa nel suo più nobile significato. Un binomio affascinante che mi ha spinto a raccogliere sapienze diverse e sperimentarle nelle mie opere realizzate talvolta con materiali di particolare significato come i flani – gli stampi dei giornali che venivano buttati dopo il loro uso e sui quali ho costruito scritture e libri d’artista – e scarti tessili: dalla juta a fili vari, da me utilizzati già a partire dagli Anni Settanta».