Una viabilità nuova per chi arriva da Santena, Villastellone e Moncalieri
Dopo la decisione finale presa dal consiglio regionale, che ha confermato l’ex autoparco militare di Cambiano come sito per il futuro ospedale unico dell’asl To 5, la parola (finalmente…) sembra essere passata ai tecnici. Regione, Demanio, Città Metropolitana, Soprintendenza e Comune di Cambiano si sono già incontrati per fare la ‘lista della spesa’: cosa serve chiarire subito perché l’ospedale possa finalmente decollare. La lista non è corta, ma nemmeno lunghissima. Il finanziamento INAIL c’è e sembra resistere all’inevitabile dilatazione dei costi che i tempi lunghissimi di decisione hanno comportato. Il sito, che è proprietà del Demanio e dovrà passare all’Inail, ha una destinazione solo in parte agricola, ma la trasformazione a servizi di pubblica necessità non è complicata. Più complesso il nodo della viabilità: dopo l’enfasi mediatica data alla notizia che si farà la circonvallazione di Villastellone con fondi PNRR, arrivano notizie confortanti anche da Santena, dove si prevede la necessità di un nuovo ponte sul Banna. Per chi verrà all’ospedale di Cambiano da Moncalieri e Nichelino, i problemi da risolvere sono due: il casello di Vadò sulla tangenziale (che si vorrebbe non pedaggiato) e il passaggio a livello di Trofarello, storico ‘nodo’ del traffico nella zona. Problemi seri, ma risolvibili. L’asl To 5, intanto, si doterà di un team di consulenti per preparare la gara che individuerà i professionisti chiamati a redigere il piano di fattibilità tecnico-economica. Se, come sembra, i professionisti saranno scelti a giugno 2024 e avranno sei mesi di tempo per redigere il piano, ha senso sperare che si cominci a lavorare sull’appalto per l’ospedale a partire dai primi mesi del 2025. Insomma: passi lenti, ma almeno la direzione sembra quella giusta…