“La Casa di riposo Vincenzo Mosso: 130 anni al servizio degli anziani”
di Antonella Rutigliano
“La Casa di riposo Vincenzo Mosso: 130 anni al servizio degli anziani”. È il titolo del libro scritto a quattro mani da Emma Mariotto e Teresa Martini, entrambi cambianesi e insegnanti in pensione. Centotrent’ anni e non sentirli: malgrado il tempo, rimane un punto fermo e attivo per il paese. Il 16 dicembre le autrici del libro storico hanno presentato la loro opera nella Sala consigliare del Municipio di Cambiano in presenza dei cittadini e dell’ Amministrazione Comunale che ha concesso un contributo per la sua stampa.
-Com’ è nata l’ idea di scrivere questo libro? “L’ Associazione Amici della Casa di Riposo Vincenzo Mosso l’ anno scorso ci ha proposto di scrivere la storia per far conoscere alla popolazione questa ultracentenaria istituzione” mi dice Emma Mariotto. Il tempo di ricevere il messaggio e l’ ex insegnante aveva già davanti a sé penna e foglio bianco. Nessuno meglio di lei poteva scrivere un libro come questo, e non solo perchè non è il primo ma, e soprattutto, perchè la Mariotto ha un amore incondizionato per il suo paese, così come l’ altra autrice Teresa Martini, che dice: ” L’ opera offre l’ occasione per scoprire alcuni personaggi poco conosciuti, che però, hanno rivestito ruoli importanti in diversi settori”. La ricerca certosina è stata facilitata dal ricco archivio della Casa, dall’ archivio storico comunale, dalla consultazione dei bollettini della Parrocchia, del Corriere di Chieri, Il Chierese, Gazzetta del Popolo. Alcune notizie sono state prese dal libro già scritto a più mani dalla Mariotto. La storia della Parrocchia, la nostra storia. Ultimo pozzo a cui si è attinto è l’ archivio storico La Stampa. “Abbiamo avuto a nostra disposizione tanto materiale. Ringraziamo anche il collezionista Giuseppe Moro per la concessione di numerose foto d’ epoca inserite nel volume”, conclude la Martini. -130 anni di storia documentata. Emma, cosa vuole aggiungere?: “Il libro contiene molte notizie curiose sulla vita degli ospiti e del nostro paese”. Non vedo l’ ora di leggerlo.