Quel 1° gennaio 1958 a San Carlo, contro un certo Roberto Rosato…
di Giuseppe Toffetti
Nel 1912 venne organizzato dal sindaco, commendator Fasano, una specie di campionato chierese, la Coppa Fasano (biennale non consecutiva), vinta dal Chieri F.C. alla terza edizione nel 1914. Alla prima partecipò anche un’altra squadra della Congregazione Mariana, ritiratasi dopo la sconfitta 1-5 ad opera del Chieri F.C. La seconda edizione, del 1913, fu vinta dal Convitto Umberto I, unica squadra iscritta.
1915: data storica per i Salesiani di San Luigi: nacque la LEO, fondata da Don Castellotti. E’ doveroso ricordarne gli entusiasti primi giocatori: Bellocchio, Bertero, Bosco A., Bosco G., Capello, Chiapusso, Dellacasa, Garabello, Lampiano, Landra, Lorano I, Lorano II, Massa, Mattone II, Pelassa, Piovano, Ronco, Valle.
Era, intanto, iniziata la guerra e anche i giovani calciatori furono chiamati alle armi. Ovviamente, l’attività calcistica chierese ne risultò ridimensionata. Però, il primo derby San Luigi Leo – Sant’Antonio (poi Fulgor) avvenne proprio in quegli anni, durante o appena dopo la fine della guerra (non sono note né la data precisa né il risultato), anche se da una foto è possibile elencare i 18 giocatori: per San Luigi, Bosco A., Capello G., Chiapusso S., Lampiano G., Lorano E., Mattone (portiere), Ronco G., Ronco R., Vaudano G.; per Sant’Antonio, Cravero L., Francisetti F., Griva F., Masoero (portiere), Piazza F., Rolando E., Signorelli P., Vergnano E., Vergnano M.
Dalla fine della guerra e negli anni ‘20-‘30 sorsero a Chieri diverse squadre: “La Belga”, Chieri F.C., Porta Garibaldi, poi trasformata in Amatori G.C., U.S.Chieri, Savoia F.B.C., OND (di ispirazione fascista), A.C.Chieri, G.I.L. Chieri. In quegli anni emersero a Chieri tre giocatori che giunsero nella massima serie italiana e alla nazionale: Onesto Silano (ala sinistra del Toro), Giuseppe Vay (centrocampista e jolly di Torino, Palermo e Cosenza), Giuseppe Gola (“Benè”, terzino di più squadre, tra cui la Juventus).
Un grande calciatore degli anni trenta fu anche Beppe Badoglio. Quante partite fino al 1934 ci ha raccontato, giocate nella Piassa dël gieu dël balon, a due passi da casa sua! Tante sfide svolte lì, nonostante dal 1927 fosse stato inaugurato il campo sportivo di porta Torino. A noi, allora giovani del gioco, raccontava pure della caccia ai topi in quella zona, dove si abbandonavano apposta come esche i resti delle corpose “merende sinoire”. Diceva ridacchiando (magari solo per impressionarci… e ci riusciva benissimo…) “per…mangiarli, fritti o arrostiti, ed ingollati con abbondanti libagioni di buona Freisa locale”.
Con il trascorrere del tempo si arrivò agli anni d’oro dei calciatori della Congregazione Mariana. Sino ad allora non avevano più avuto un proprio gruppo da iscrivere ad un campionato federale, ma erano confluiti nelle varie squadre di Chieri (US o AC Chieri, Amatori, ecc…). Finalmente, nel 1946-47 e 1947-48 un ex giocatore della Triestina, Padre J.Prezzi, fondò il Gruppo Sportivo Fulgor, che partecipò al campionato di II divisione con buoni risultati. Ecco l’elenco dei componenti di quella squadra di Sant’Antonio: Appendino, Bagnasacco A., Bellotto A., Blanchard G:, Cucco M., Fasolo G., Feyles (da Cambiano), Morra, Pogliano B., Ponzone, Rigo G., Ronco F., Toja B., Viello, Zandrino C., con presidente Angelo Vasino, allenatore G. Gola, e D.S. Audisio.
Successivamente ancora qualche anno senza squadra, poi riprese la Fulgor, con sede a Villa San Carlo, che si ripresentò nel 1952 con. Anfossi S., Bagnasacco L., Blanchard G., Bruni U., Burzio G., Chiaberti A., Chiosso G., Colombo G., Fasano G., Fumello B., Gambino N., Massucco G., Patrito G., Ronco M., Toja B. e Vergnano M. Padre Pretto e Padre Bianchi ne seguivano l’attività.
Nel 1955-56 rinacque l’A.C.Chieri e i migliori della Fulgor ne divennero parte. Nell’estate del 1955 fu organizzato a S.Carlo il primo torneo notturno, illuminato, con la partecipazione di otto squadre chieresi: Fulgor A, Fulgor B, Leo B, Leo C, Bonello, Duomo, Moto Club e Bar Nazionale. Vinse la Leo C, dopo accesissime ed entusiasmanti partite seguite da foltissimo pubblico.
Al sottoscritto piace finire questa parte di vita calcistica “gesuitica” con una data che gli è rimasta impressa, 1-1-1958, una mattina di capodanno molto fredda. Perché? La “mia” Fulgor, anni 1941-42-43 giocava a San Carlo l’ultima partita oratoriana contro la Leo. La squadra salesiana dei nati dal 1937 al 1940 era imbattibile, mentre nelle leve 1941-43 era più forte la Fulgor, che aveva il maggior numero di vittorie. Quel giorno, però, su un terreno gelato, nella Leo giocava un certo Roberto Rosato, che da qualche mese era stato portato da Bertu Manolino a giocare nel Toro. Così, la Leo vinse con un sonoro 3-0, grazie proprio ad un Rosato, che, già progredito fisicamente e tecnicamente nella sua nuova squadra, annullò il nostro bomber Malvestito, mentre, in attacco Matteo Piovano faceva ammattire noi difensori. Non ci fu rivincita.