CENTOTORRI/SFOGLIA LA RIVISTA. Chieri, i sindaci e la storia. 1860-1919: Cesare Rossi, Francesco Fasano, Demaria, Bottero…

 

Chi furono e cosa fecero i sindaci chieresi dall’Unità d’Italia alla Grande Guerra

di Bruno Bonino

 

 

Francesco Fasano

1860-1864 Luigi Burzio

Nacque nel 1800 e dopo gli studi svolse la professione di medico e fu per molti anni consigliere comunale a Chieri. Fu nominato sindaco nel 1860, poco prima della proclamazione dell’Unità d’Italia, avvenuta il 17 marzo 1861. Chieri aveva allora 15.033 abitanti (inclusi quelli della borgata di Santena).

 

1864-1866 Giuseppe Stella

Fu consigliere comunale a Chieri dal 1863 al 1879 e come sindaco promosse opere volte a favorire il progresso sociale e personalmente, oltre a fare beneficenza, elargì il suo compenso agli Asili Infantili. Nel 1865 acquistò privatamente a un’asta la Cappella di Santa Maria in Betlem, che era diventata un bene demaniale e stava andando in rovina e la fece restaurare.

 

1866-1869 Marco Gonella

Venne nominato sindaco nel 1866 ed era un banchiere, come il padre Andrea.

Fu un amico e benefattore di don Giovanni Bosco, il santo della gioventù.

 

1869-1875 Lorenzo Radino

Apparteneva a una famiglia di primo piano nell’imprenditoria tessile chierese e fu sindaco per la prima volta il 20 giugno 1869 a 45 anni. È ricordato per la realizzazione nel 1874 del tratto ferroviario Chieri-Trofarello che collegò Chieri con Torino e con l’intera rete ferroviaria.

 

Cesare Rossi

1875-1879 Luigi Collo

Era un valente medico, un decano dei sanitari del territorio. Fu il primo presidente e tra i fondatori del Circolo Chierese, sorto nel 1874, per l’élite cittadina a scopo ricreativo e di istruzione. Durante il mandato di Collo la borgata di Santena, che aveva circa 3300 abitanti diventò comune autonomo.

 

1879-1889 Giacinto Demaria

Dal febbraio 1879 fu sindaco di Chieri e ricoprì quell’incarico per dieci anni.

Come scrisse Giuseppe Gallina nelle sue memorie, Demaria fu un sindaco paziente che seppe convivere con parecchi oppositori nel consiglio comunale, lui era più sostenuto dagli abitanti della città mentre molti altri assessori e consiglieri da quelli delle campagne.

 

1889-1891 Carlo Gilardi

A seguito dell’introduzione nel 1889 di una nuova legge riguardante i comuni il nuovo sindaco Carlo Gilardi venne eletto direttamente dai consiglieri comunali e non ottenne l’incarico, come avveniva in precedenza, mediante nomina regia. In quell’anno entrarono a far parte del Consiglio nuovi personaggi, come Cesare Rossi, Francesco Fasano, Giuseppe Gallina e altri.

 

1892-1895 Cesare Rossi

Iniziò il suo mandato nel febbraio 1892 a soli 25 anni, il più giovane d’Italia in quella carica. Fu un sindaco sopra le parti come già aveva dimostrato sin dal 1889, quando era stato eletto nel Consiglio comunale. Suo padre Luigi era un esperto liquorista ed erborista e aveva fondato nel 1863 la distilleria Martini, Sola e C.ia, diventata successivamente Martini & Rossi. Patrocinò la costruzione nel 1895 del nuovo macello pubblico, un’opera importantissima sotto l’aspetto igienico-sanitario.

 

Agostino Bottero

1895-1901  Lorenzo Radino

In questo secondo incarico Radino trovò un Consiglio comunale molto diverso da quello che aveva incontrato quando era stato sindaco negli anni dal 1869 al 1875 e che in parte lo aveva ostacolato e gli era stato ostile ingiustamente, specie negli ultimi tempi.

 

1901-1902 Cesare Rossi

Egli accettò l’incarico di sindaco nel settembre 1901 per spirito di servizio, solo perché i consiglieri, non avendo trovato l’intesa su un altro consigliere, avevano continuato a insistere per una sua accettazione, nonostante la sua dichiarata indisponibilità per i crescenti impegni nell’azienda.

 

1902-1913 Francesco Fasano

Fu eletto sindaco a larghissima maggioranza nel settembre 1902 e Cesare Rossi accettò di entrare a far parte della Giunta come assessore. Era nato a Chieri il 17 giugno 1857 e dopo gli studi aveva iniziato a occuparsi di tessitura seguendo le orme paterne. Durante il suo lungo periodo alla guida del comune la città venne abbellita e sviluppata diventando sempre più il polo di riferimento per tutto il territorio circostante.

 

1914-1919 Agostino Bottero

Nel giugno 1914, a 72 anni, Agostino Bottero fu eletto sindaco e restò in carica sino al dicembre 1919. Fu apprezzato per il suo lavoro che lo vide impegnato ad aiutare il più possibile la popolazione, in particolare quella più debole, che si trovava in gravissima crisi a causa della guerra.