CENTOTORRI/SFOGLIA LA RIVISTA. La preghiera alla “Regina della pace”

 

Il mese di maggio dedicato a Maria

di P. Pio Giuseppe Marcato op

Da sempre il mese di maggio, unitamente a quello di ottobre, ma questo con il carattere missionario, è caratterizzato dalla devozione alla Vergine Maria, Madre di Dio, Regina della Pace; ancora, la “festa della mamma” rende più solenne ed autentica questa ricorrenza, e la solennità di Pentecoste invita a considerare l’invocazione a Maria più consapevole e necessaria.

La nostra devozione alla Vergine è sollecitata oggi anche da interessi particolarmente importanti a livello sociale e politico: le elezioni europee, le Olimpiadi, la diffusa crisi economica mondiale e le guerre in continua espansione non permettono di intravvedere facili soluzioni. Le apparizioni mariane dopo quelle di Lourdes, Fatima, Garabandal, quelle recenti in Africa e in Estremo Oriente invitano ad un’assidua, costante preghiera per implorare il dono della pace e chiedere alla Vergine la sua protezione sempre come Mediatrice di grazie, lei Madre e Maestra, lei Regina di Misericordia e segno di speranza.

Sembra che la parola ‘pace’ sia sulla bocca di tutti e in tutto il mondo ma venga pronunciata con interessi e accezioni modo differenti, e non ottenga gli effetti desiderati, anzi quelli opposti. I venti di guerra e le volontà specifiche di distruzione sono volutamente perseguiti per ottenere maggior visibilità di potere e far prevale interessi di dominio che faciliteranno ulteriori conflitti, altre distruzioni e strategie di morte.

L’accorata invocazione dei fedeli guidata ormai unicamente da Papa Francesco e la continua preghiera alla SS.ma Vergine Maria da parte di tantissimi fedeli sono di fatto l’unico modo possibile perché si fermi il rumore assordante delle armi e la macchina della morte e, attraverso il dialogo, si ritrovi la via del dialogo, del reciproco rispetto e soprattutto la pace.

Il pressante invito di rivolgerci a Maria è dettato dalla sua figura materna.

È Lei il modello di Donna e di Madre che piena di fede ha saputo interpretare il proprio ruolo accanto a suo Figlio, il Figlio di Dio, il Salvatore del mondo, dal momento del concepimento verginale fino alla morte in croce; è Lei la Donna del silenzio e del raccoglimento che sa meditare nell’intimo del suo cuore e nel riflettere sulle parole sugli avvenimenti felici e dolorosi suoi e del Figlio; è Lei la Donna del sevizio e della condivisione di e con coloro che si trovano nel bisogno di certezze, verità e aiuto; è Lei la Donna che sa consolare, perché Lei stessa è stata consolata, con tutta umiltà e delicatezza e sa premurosamente intervenire nelle diverse necessità di coloro che a lei si rivolgono con fiducia.

Proprio perché è vera Donna e Madre e ha vissuto con dignità, fortezza e grazia la propria vita ed è stata sostenuta dalla potenza dello Spirito, sa comprendere con saggezza e prudenza le esigenze dei suoi figli che gli sono stati affidati dal Figlio morente sulla croce.

In questo periodo così difficile, così carico di sofferenze e drammi, non possiamo tralasciare questo impegno d’invocarla per ottenere il dono prezioso della pace. Sarà ancora Lei ad intercedere presso il Figlio ed ottenere questa grazia con l’aiuto del S. Rosario, devozione a lei tanto cara, per ritrovare serenità e fiducia ed accogliere la forza dello Spirito per costruire nella giustizia e nel dialogo rapporti umani più fraterni.