CENTOTORRI/SFOGLIA LA RIVISTA. La Vijà 2024? Ecco come sarà…

 

Bruno Masera anticipa conferme e (possibili) novità per l’8 settembre

di Adelino Mattarello

 

Dall’anno scorso la famosa, chiacchierata, attesa, Vijà chierese ha preso un nuovo indirizzo. Sotto la regia ufficiale di Franca Aiassa e quella ufficiosa di Bruno Masera si è presentata più come piece teatrale, piuttosto che un elenco di stranot commentati dal presentatore di turno. E, a quanto sembra, anche per quest’anno le cose non dovrebbero cambiare. Ho incontrato Bruno Masera, che non sarà più ufficioso, ma, con Franca Aiassa farà coppia fissa per la regia della manifestazione.

– Come sarà la Vijà del prossimo settembre?

“Sarà una rappresentazione simile a quella dell’anno scorso. La scena non è più in una cascina di contadini, ma in un condominio cittadino.”

– Dalle fatiche della terra, alla quotidianità della città?

“Si. Con tutte le problematiche che ogni giorno incontriamo. Gli anziani, le badanti, i giovani senza sbocchi, il chiasso e i rumori della città, i problemi di traffico. gli stranieri, i problemi di condominio, ecc…

– E gli stranot che fine fanno?

“Ci saranno. E tanti. Affronteranno volta per volta le varie tematiche, sia generali, sia quelle riguardanti Chieri e il chierese. Quasi tutti nuovi. C’era ci già scriveva. Altri se ne sono aggiunti con risultati positivi. Guido Rubatto e Lino Vaschetti non mancheranno. Sono le chiocce di chi c’è e di chi verrà.”

– E chi altri ci sarà?

“Tutti quelli dell’anno scorso ad eccezione di Francesco Berruto impegnato per lavoro. Al suo posto ci sarà il debutto di Pier Luigi Ronco.”

– In cosa altro cambierà la prossima Vijà?

“Voler rappresentare uno spaccato di vita quotidiana vuol dire affrontare tematiche attuali, la vita dei nostri giorni, pur rappresentando una manifestazione nata 60/70 anni fa.”

– Cosa sperate e dove si farà?

“Speriamo non piova la sera dell’8 settembre prossimo. Per quanto riguarda la sede dove si farà, ci potrebbe essere la novità di una nuova location. Si stanno valutando con l’amministrazione e altri enti varie possibilità. L’anno scorso sono accorse 1200 persone. L’augurio è quello di riuscire a ripetere una simile affluenza e, se possibile, migliorarla.”