In Via Balbo, a Casa Pamparato. Porta aperta per tutti…di Roberto Toffanello
Ho appuntamento con Franca Ronco alle 17.30 in Via Balbo 12, corrispondente a Casa Pamparato. Quando arrivo, nel varcare la soglia del portone, mi viene in mente il sogno e progetto di don Zappino, parroco del Duomo dal 1971 al 1984: A Casa Pamparato sta nascendo il P.I.D. (Punto Incontro Duomo) per favorire l’incontro di tutti i parrocchiani nel tempo libero. Era il 1980. Sono passati quarantaquattro anni da quel sogno, arenatosi troppo in fretta. Ma oggi per volontà di un gruppo di amici, proprio qui, sta germogliando una piccola oasi per tutta la città: L’OASI URBANA. Ci incontriamo attorno a un grande tavolo: c’è chi lavora all’uncinetto e non smette di farlo come si fa tra amici, c’è un vassoio di biscotti, c’è un clima di famiglia. Ci sono: Franca, Loredana, Giusy, Sandra, Pina, Graziella, Marisa, Natalia, Svetlana, Giulio, Giovanni, Biagio, Maurizio e Gabriela.-Come è nata questa idea, da chi e poi perché questo nome?“Ci siamo conosciuti prestando servizio come volontari a Reciprocamensa, abbiamo pensato che, oltre all’esigenza di un pasto caldo, le persone avessero bisogno anche di relazioni, di un luogo dove incontrarsi per chiedere qualcosa, ma anche solo per fare “due parole” per sentirsi meno soli, per occupare il tempo. Nel tessuto urbano un luogo così ci pareva una piccola oasi, dove trovare chi ti accoglie, ti ascolta e tu che entri possa sentirti ristorato.-Casa Pamparato è in pieno centro storico, facilmente raggiungibile, l’ideale per il vostro progetto.“Il parroco, don Marco, ha creduto a questo progetto, ci appoggia e ci ha concesso alcuni locali in comodato d’uso gratuito. Sì, il posto è tranquillo, in centro a Chieri; la porta è sempre aperta per tutti, non chiediamo nulla. Offriamo anche un servizio doccia, lavanderia e offriamo a chi necessita anche capi d’abbigliamento.” -All’ingresso, infatti, ho visto un curioso attaccapanni, di cosa si tratta?“Lo chiamiamo “L’attaccapanni della gentilezza”, il motto è: “Chi prende: prende; chi porta: appende”. Chi vuole donare un vestito, una giacca o in inverno un giaccone lo può appendere, chi ne ha bisogno lo può prendere. In questo ambito abbiamo una bella collaborazione col “Comitato Medjugorje” e, nell’ambito dell’accoglienza qui da noi, un buon contatto col “Centro d’Ascolto: L’Incontro”. Insieme si può fare meglio!”-Avete realizzato anche iniziative culturali.“Certo! Ci siamo interrogati su cosa fare. All’inizio è nata un’iniziativa più turistica e di svago per far conoscere Chieri e i suoi monumenti, grazie alla quale si sono in questa occasione intrecciati rapporti con le persone Ucraine, ospitate dalla Cooperativa “Liberi tutti”, e con gli ospiti dei Padri della Pace. Il Comune c’è stato di aiuto per l’ingresso alle Mostre in città. Poi in collaborazione con la scuola HOLDEN abbiamo fatto un Corso di Italiano. Il Corso è durato sei intense settimane; donne e ragazzi ucraini hanno voluto imparare la nostra lingua e dei giovani volontari chieresi al sabato pomeriggio si sono offerti per la conversazione. In questo periodo proponiamo alla cittadinanza dei flash mob, basandoci sulle giornate mondiali. Il primo è stato il 21 maggio; in occasione della “Giornata Mondiale della diversità per il dialogo e lo sviluppo” abbiamo proposto dalle 17 alle 17.30 una merenda marocchina, grazie alle indicazioni delle signore marocchine che frequentano il nostro “Emporio della gentilezza”, con prodotti originali offerti a chi passava. Per i prossimi flash mob vi invitiamo a tenere d’occhio la nostra pagina facebook.”-Nell’Oasi Urbana, vedo, c’è anche posto per la tessitura: cosa fate?“Abbiamo un Laboratorio tessile, tra i nostri volontari c’è chi conosce quest’arte e ci aiuta: abbiamo realizzato anche dei manufatti con i quali abbiamo allestito, nel dicembre scorso, una mostra. Abbiamo inoltre, con la supervisione di Caterina Fiore nota artista di Fiber Art, dato vita a un piccolo telaio dell’amicizia: ogni filo è stato messo da un amico che è passato all’Oasi. E poi l’anno scorso, sempre grazie a Caterina Fiore, abbiamo partecipato al Concorso “Art al vent” in Spagna, a Gata De Gorgos, dove abbiamo spedito una nostra opera dal titolo: “PAZ, AMOR Y BIENVENIDA” tradotto: “Pace, Amore e Accoglienza” che è un po’ ciò che cerchiamo di vivere qui nell’Oasi Urbana. La stessa opera l’abbiamo anche dipinta nel quartiere Maddalene, prendendo parte all’iniziativa “Sketchmate Urban Art Festival”. Anche quest’anno siamo stati selezionati per la partecipazione ad “Art al vent” con la nostra opera dal titolo “Hilos y Puntadas Compartidas”, tradotto: “Fili e Punti condivisi”. “Comunicare con la tecnologia”, una attività nata l’anno scorso per chi ha difficoltà con le nuove tecnologie, così anche grazie all’alternanza scuola-lavoro, insieme agli studenti del Monti, abbiamo risolto tanti piccoli interrogativi tecnologici! I nostri volontari più tecnologici accolgono, chi ha bisogno, il lunedì dalle 16 alle 18. Anche con gli Scouts abbiamo una bella collaborazione. Un progetto importante, portato avanti in collaborazione con il Consorzio Socioassistenziale e le Scuole-guida di Chieri, è: “Una patente per superarsi “. Consiste nel finanziare e nell’affiancare, con alcuni dei nostri volontari dando un aiuto nello studio dei corsi tenuti dalle scuole-guida, delle persone individuate dal Consorzio che vogliono conseguire l’esame della patente, per migliorare la loro condizione sia economica che sociale.-Chi volesse venire a trovarvi cosa deve fare?“Deve solo aprire la porta, siamo presenti dal lunedì al venerdì, tutti i pomeriggi. Senza domande, senza burocrazia; può sedersi, fare due chiacchiere, riposarsi e poi… da cosa nasce cosa!”-Vi si può anche solo aiutare? Come? “Ci si può unire al gruppo di amici e sostenitori che già donano al seguente IBAN IT 52A0503430360000000010397. Si può anche donare con Satispay: il QR code è sulla nostra pagina facebook: “L’Oasi Urbana ODV”. Infine, si può donare il 5xmille utilizzando il nostro codice fiscale: 94084950016. Ringraziamo anche il Comune di Chieri per il suo generoso sostegno.-Ancora una domanda: Quante persone vengono all’Oasi per incontrarvi?“Riceviamo dalle dieci alle venti persone tutti i pomeriggi; alcuni arrivano fanno la doccia, una macchinata di roba che si stendono e via, altri vengono per cinque minuti, altri ancora per tutto il pomeriggio. Cerchiamo sempre nuovi volontari, chi volesse cimentarsi, vedere chi siamo e come operiamo da quest’anno abbiamo anche un sito, basta scrivere nel motore di ricerca: l’oasiurbanaodv.it”