di Bruno Bonino
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Alfredo Binda
Siamo nei primi anni del cosiddetto “ventennio”, cioè il periodo del regime fascista che va dalla “marcia su Roma” a fine 1922 fino al luglio 1943, quando Benito Mussolini venne sfiduciato e il re affidò l’incarico di formare il nuovo governo a Pietro Badoglio e la notizia venne diffusa alla popolazione dal Giornale Radio e dai quotidiani.
Gennaio
Giuseppina Bo, titolare della Ricevitoria Telefonica di Chieri, ricevette un premio in denaro da parte dell’Impresa Telefonica Reti Secondarie Alta Italia per l’elevato zelo nell’espletamento del servizio. I premi erano soltanto due da assegnarsi tra le numerose ricevitorie e perciò un riconoscimento di grande prestigio, l’altro premio andò ad Alba.
Febbraio
Alla Mostra-Fiera di vini, liquori e dolci tenutasi a Saluzzo a fine febbraio, ottennero un grande successo i vini del Chierese. Venti tra i più rinomati produttori del settore viti-vinicolo di Chieri, Pino Torinese, Baldissero, Pecetto, Moncucco, Moncalvo, Marentino, Mombello, Montaldo e Pavarolo si presentarono alla rassegna con una mostra collettiva e furono premiati anche singolarmente con medaglie d’oro, argento e diplomi. Un riconoscimento della qualità della loro freisa nelle varie tipologie: passita, amara, dolce e amabile.
Marzo
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Pier Giorgio Frassati
A Pino Torinese un operaio, effettuando degli scavi nei pressi della Torre di Pino, rinvenne accidentalmente i resti dell’antico Castello di Montosòlo. Il castello, situato in posizione strategica tra Torino e Chieri, era stato oggetto per vari secoli di accese rivalità tra le due località. Si trovava su una rocca quadrata e al centro svettava una torre a tre piani, aveva come difesa una duplice struttura di bastioni con barbacane e una torre d’angolo, la sola costruzione tuttora esistente.
Aprile
Ad Alessandria dal 19 al 21 aprile si svolse l’Esposizione Provinciale di cavalli da riproduzione e la tradizionale Fiera Cavalli nei grandiosi locali del Foro Boario illuminati a luce elettrica e le ampie scuderie. L’evento ebbe luogo nell’ambito della tradizionale Fiera di San Giorgio, la più antica della regione in quanto nata nel 1525 sotto il dominio di Francesco II Sforza, duca di Milano, che aveva allora il controllo delle terre alessandrine.
Maggio
Il 7 maggio prese il via da Milano il 13° Giro d’Italia, la popolarissima “corsa rosa”, con 12 tappe e un percorso di 3250 chilometri e l’arrivo ancora a Milano l’8 giugno. Fu vinto dal giovane astro nascente del ciclismo italiano Alfredo Binda che riuscì a battere Costante Girardengo, il campione che aveva trionfato negli anni precedenti. Binda era nato a Cittiglio (Varese) nel 1902 e fu definito “il signore delle montagne” per lo stile e la forza con cui affrontava anche le salite più impervie. Era un corridore completo e tra le sue vittorie più prestigiose vi furono i tre campionati del mondo nel 1927, 1930 e 1932. Giugno Uscì sul mercato la Fiat 509, un’utilitaria prestigiosa per la piccola borghesia: commercianti, professionisti, rappresentanti di commercio e che, per l’aspetto elegante, era destinata a piacere molto anche al pubblico femminile. Poteva essere comprata anche con pagamento dilazionato, attraverso la neonata società Sava, con un acconto alla consegna e il residuo in 24 rate mensili, trasformando così per molti un sogno in realtà. Il lancio avvenne con nuove forme di comunicazione e pubblicità, mutuate dall’America, e un vasto numero di vetture nelle varie versioni attraversò l’Italia in carovana da Nord a Sud per essere ammirate da una grande platea.
Luglio
Il 4 luglio morì improvvisamente a Torino per una grave malattia Pier Giorgio Frassati, figlio primogenito di Alfredo, giurista e fondatore del quotidiano La Stampa e della pittrice Adelaide Ametis. Oltre all’impegno politico e universitario Pier Giorgio era un terziario domenicano e svolgeva attività caritativa nella Conferenza di San Vincenzo. Papa Giovanni Paolo II lo proclamò beato e la sua tomba è nel Duomo di Torino.
Agosto
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Rodolfo Valentino
Al Cinema Moderno di piazza Cavour a Chieri si proiettava il film “I quattro cavalieri dell’Apocalisse” con Rodolfo Valentino, il grande divo del cinema muto. Era nato a Castellaneta, in provincia di Taranto, nel 1895 ed emigrato in cerca di fortuna negli Stati Uniti dove trovò lavoro come ballerino e poi interpretò vari film girati a Hollywood che ebbero un enorme successo a livello mondiale. Morì prematuramente nel 1926 a causa di una peritonite, dopo un intervento chirurgico che purtroppo risultò inutile.
Settembre
Il 23 settembre nel castello reale di Racconigi si unirono in matrimonio la principessa Mafalda di Savoia, figlia del re Vittorio Emanuele III e della regina Elena del Montenegro, con il principe d’Assia Filippo. Una svolta tragica nella vita della principessa avvenne dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 quando i tedeschi la arrestarono a Roma e poi la internarono nel campo di concentramento di Buchenwald. Mafalda di Savoia morì nell’agosto 1944, a causa delle ferite riportate in un bombardamento, non avendo ricevuto cure mediche adeguate.
Ottobre
La Cassa di Risparmio di Torino, antesignana nella propaganda del risparmio pubblicò un manifesto dell’artista Edoardo Rubino raffigurante una seminatrice che, come disse il Presidente Geisser: “riflette l’immagine del risparmio, che moltiplica i frutti e le soddisfazioni del lavoro, attesta e rinsalda la fiducia nell’avvenire, assicura l’indipendenza dell’individuo, la prosperità della famiglia, la forza e la grandezza della Patria”.
Novembre
La legge n. 2125 del 22 novembre concesse il diritto di voto alle donne per le sole elezioni amministrative e con moltissime limitazioni. Ma la legge di fatto non entrò mai in vigore perché l’anno seguente venne abolito il voto amministrativo per tutti i cittadini e alla guida dei Comuni vennero nominati i Podestà. Il suffragio femminile diventò una realtà solo dal referendum monarchia-repubblica del 2 giugno 1946, in cui prevalse la repubblica con il 54% e le donne ebbero un peso determinante: votarono poco meno di 13 milioni di donne contro quasi 12 milioni di uomini.
Dicembre
Sul finire dell’anno il governo guidato da Benito Mussolini lanciò, con una forte spinta propagandistica, una sottoscrizione popolare definita “la raccolta del dollaro” per ricevere fondi destinati a pagare il debito dell’Italia verso gli Stati Uniti d’America originatosi durante la Grande Guerra. I giornali, che erano controllati dal regime, pubblicavano lunghe liste dei nominativi degli offerenti con gli importi donati, dalle somme più piccole sino a quelle più consistenti da privati e aziende. Si creò così un effetto emulazione tra la popolazione, ma la raccolta consentì di ripagare il debito in una piccola parte.
(Notizie tratte da: L’Alfiere, L’Arco, Il Piccolo, Corriere di Saluzzo e La Stampa)