Quel bene prezioso che si chiama acqua
Ci vorrebbero due riviste per contenere tutto quello che c’è da raccontare, in questo Centotorri di primavera. Cose belle, ma anche preoccupazioni, problemi vecchi e nuovi. Dovendo per forza scegliere, diamo alla precedenza ad un bene prezioso e sempre più raro, l’acqua. Ne sprechiamo troppa, un po’ per colpa nostra e molto perché le tubature vecchie ‘perdono’ e a volte scoppiano. E poi, quando piove, non sappiamo cosa fare di quel regalo. Altro spreco. Qualcosa, finalmente, anche a Chieri si muove. Giusto parlarne, approfondire, capire cosa succederà.
Poi, il traffico. In arrivo una rivoluzione chierese che non ha precedenti. Arriverà davvero? E quando? Intanto, piccole cose: Piazza Pellico (quasi) pedonale con giardino è una suggestione. Ma vien da chiedersi: tutto qui?
Rimandiamo al prossimo numero il tema sempre caldissimo dell’ospedale: qui diciamo solo che la politica ha già perso troppo tempo e che le polemiche, ormai, sono più che inutili dannose.
L’arte racconta di curiosità inedite o poco meno: mancava un pittore chierese importante nel Cinquecento e il nostro Mignozzetti l’ha trovato: si chiama Petiti, e per vedere cose sue basta fare una gita un po’ fuori porta.
Infine, lo sport. La pallavolo chierese conquista l’Europa e il pubblico torinese. Era già successo anni fa, ma stavolta la sensazione è migliore. Una pagina di storia. Avanti così.
Gianni Giacone
