L’Enciclica di Papa Francesco Dilexit nos
di P. Pio Giuseppe Marcato op
Alcuni importanti eventi ecclesiali, la conclusione del Sinodo, la creazione di 21 nuovi Cardinali, la proclamazione di 14 nuovi Santi tra cui il ‘torinese’ Giuseppe Allamano già Rettore del Santuario della Consolata, fanno da cornice alla pubblicazione della 4° Enciclica di Papa Francesco “Dilexit nos” (Ci ha amati) che completa in un certo modo il suo magistero pontificio dopo quella di “lumen fidei”, “Laudati si’” e “Fratelli tutti”.Un invito rivolto, in particolar modo ai cattolici e a coloro che hanno a cuore le sorti dell’umanità di prendere sul serio le proprie responsabilità per costruire un mondo più giusto e fraterno.Una lettura autentica che merita iniziare con la preghiera conclusiva del documento:“Prego il Signore Gesù che dal suo Cuore santo scorrano per tutti noi fiumi di acqua viva per guarire le ferite che ci infliggiamo, per rafforzare la nostra capacità di amare e servire, per spingerci ad imparare a camminare insieme, verso un mondo giusto, solidale e fraterno”.Le prossime festività di Ognissanti e la Commemorazione dei Defunti ci permettono di sollevare i nostri sguardi oltre le situazioni drammatiche che stiamo vivendo ormai da troppo tempo e che impediscono di dare un senso più positivo ai gravi ed endemici problemi della povertà sempre più diffusa. Emergono sempre più i drammi della migrazione dei popoli alla ricerca di pace e giustizia, di nazioni soffocate da debiti inestinguibili, di un nuovo, diverso e autentico rapporto con la natura troppo malamente sfruttata e rovinata, malattie che minano la sopravvivenza di comunità umane povere di mezzi e di risorse… Di fronte a situazioni sempre più complesse, si moltiplicano incontri ai massimi livelli dove, alla fine di tanti discorsi, parole e proclami, il protezionismo e la ragione e più forti, detta il fallimento e il rinvio delle vere e giuste decisioni da prendere.Le motivazioni di Papa Francesco nel promulgare la nuova enciclica sono molto semplici, espressione di un cuore di padre di fronte ad una situazione sempre più drammatica e difficile. Motivata da una rinnovata devozione al Sacro Cuore di Gesù nel 350° anniversario delle manifestazioni del Sacro Cuore a S. Margherita M. Alacoque nel 1673 e dal bisogno di dare nuove spazi ai sentimenti umani, oggi troppo spesso soffocati da forme di egoismo, indifferenza e disagi di vario genere.Il Papa con questo scritto intende dare al mondo che ha smarrito il cuore per lasciare spazio solo alla scienza, alla tecnologia e alla A.I., al potere delle armi, la visione del Cuore di Gesù come centro unificante dell’amore sempre nuovo di Dio per l’umanità, di ogni tempo e di ogni luogo, e come fonte da cui sgorga e si edifica la civiltà dell’amore. Secondo la felice espressione di S. Giovanni Paolo II°: “Contro le guerre che rovinano e distruggono il mondo, contro ogni forma di ingiustizia e di rivalità, contro le ferite che deturpano il creato, ritornare al Cuore di Cristo è l’unica strada, la strada dell’amore e della verità”.I cinque capitoli in cui si articola l’enciclica (40 pagine e 6 di citazione, 120 paragrafi) permettono una visione quanto mai ampia della necessità di fare spazio al cuore umano confrontandolo con quello del Signore Gesù, offrendo così un percorso spirituale capace di frenare la violenza e l’indifferenza di fronti ai tanti problemi e pericoli che attanagliano la nostra società sempre più alla deriva dei grandi valori morali e spirituali.-. 1. Partire dal cuore. Occorre iniziare a parlare del cuore e col cuore per poter superare quel mondo liquido nel quale siamo tentati di diventare consumisti insaziabili e schiavi degli ingranaggi di un mercato. È nel cuore che siamo semplicemente noi stessi, è lì che risiedono le domande di senso della vita, le azioni e le scelte personali.-. 2. Il racconto delle parole e delle azioni di Gesù. Lui ha trattato tutte le persone che ha incontrato con delicatezza, come amici. Lui ha scrutato i cuori, l’intimo e i sentimenti di tutti prendendo parte ai loro drammi e alla loro sofferenze -. 3. Il Cuore di Gesù è sintesi del Vangelo. Gesù ha amato con vero cuore umano, non solo col Cuore Divino. È con la sua Persona che ha incontrato l’uomo e la donna nella loro realtà, per questo occorre ritornare ad una vera devozione al Sacro Cuore.-. 4. È fonte di vera spiritualità. Il Papa invita a rileggere con sapienza e attenzione le Scritture e le grandi opere dei Padri della Chiesa e dei Santi. La vera devozione ha bisogni di segni e modalità per esprimere la delicatezza e la dolcezza del cuore enon è il caso di scandalizzarsi di certe espressioni devozionali.-. 5. In un modo particolare il Papa si esprime, in un modo ‘nuovo’: ‘amore per amore’. Per infiammare il mondo e invitarlo all’azione missionaria è necessario parlare al cuore col cuore. Per superare le rovine, create dall’odio e alla violenza occorre capire e costruire in modo opposto, solo così si costruisce la civiltà dell’amore. In un oggi dove tutto si compra e si paga, e sembra che il senso della dignità dipenda da cose che si ottengono con il potere del denaro, l’amore di Cristo è fuori da questo ingranaggio perverso e sbagliato e solo Lui può liberarci da questa febbre dove non c’è spazio per un amore gratuito. Solo Lui è in grado di dare un vero cuore alla nostra terra e ridare spazio all’amore dove sembra che l’amore sia morto per sempre. Di questo ne abbiamo tutti bisogno.