L’orfanotrofio

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L’orfanotrofio

Alcuni quadri, tutti di soggetto sacro, si conservano in diversi locali dell’Orfanotrofio. Forse si tratta di opere facenti parti di donazioni delle quali non ci è giunta notizia.

Anonimo moncalvesco. Annunciazione (XVII sec.).

Anonimo moncalvesco. Annunciazione (XVII sec.).

AUTORE IGNOTO.  Annunciazione (XVII sec.).

È un piccolo quadro che stilisticamente richiama i modi degli allievi del Moncalvo. Un tempo collocato nella sacrestia, ora  si trova nell’ufficio della Direzione dell’Istituto.

F. Fea. Madonna col Bambino ( 1630 ca.)

F. Fea. Madonna col Bambino ( 1630 ca.)

FRANCESCO FEA,  Madonna col Bambino (1620 -1639).

Anche questo quadro, di cm 104×82, dopo essere stato conservato a lungo nella sacrestia, recentemente è stato trasferito nell’ufficio della Direzione.

Non se ne conosce la provenienza. Probabilmente è frutto di una donazione. Rappresenta la Vergine che, tenendo in braccio un Gesù Bambino alquanto vivace, è intenta a leggere un libro poggiato su un tronco d’albero alla sua sinistra.

Già ritenuto opera del Moncalvo da vari studiosi, fra i quali  Antonio Bosio e Giovanni Romano, nel 1999 Alberto Cottino lo ha attribuito a Francesco Fea, avendo notato come il disegno sia meno morbido e i colori risultino meno luminosi di quelli delle opere del Moncalvo e più simili a quelli dell’allievo chierese del maestro monferrino.

AUTORE IGNOTO. La Cena di Emmaus (XVII sec.).

AUTORE IGNOTO. La Cena di Emmaus (XVII sec.).

AUTORE IGNOTO. La Cena di Emmaus (XVII sec.).   

Grande tela, probabilmente parte di un lascito, collocata sulla parete dello scalone.  Nella composizione, nel gestire dei personaggi e nell’uso della luce vi è evidente la volontà dell’autore di rifarsi al Caravaggio, senza però riuscire a riprodurne l’atmosfera e la drammaticità

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