Cappella della Natività
Per una porticina del transetto sinistro si entra in un vano che in passato faceva parte della soppressa cappella di Santa Marta (dalla quale, per una scala di cui è ancora visibile un rimasuglio, si saliva alla cantoria dell’organo e da essa al campanile).
Da qui si accedeva ad un’antica cappella dedicata alla SS. ma Vergine che occupava (e, con quello che ne resta, occupa) la base del campanile, e per questo era anche chiamata “Capella Beatae Virginis sub campanili”. Era anche affrescata con episodi della vita di Maria. Veniva chiamata anche “cappella del Dignare”, da una giaculatoria mariana che inizia con le parole: Dignare me laudare te Virgo sacrata...” che forse vi era scritta da qualche parte. Fu fatta costruire, arredare e dipingere da Franceschino Villa all‘inizio del Quattrocento.
Sembra che nel XVI secolo la cuspide del campanile, o il castello delle campane, siano crollati precipitando sulla volta della cappella sfondandola. Da allora l’ambiente è stato praticamente abbandonato a se stesso: vi si trasferirono le prime rampe della scala di accesso al campanile; venne in parte occupato dalla cappella di Santa Rosa da Lima; la volta a crociera non venne mai ricostruita; gli affreschi furono del tutto trascurati (e solo recentemente è stato sottoposto a restauro ciò che ne resta).
Gli affreschi, molto compromessi, raffigurano: a sinistra la Natività della Madonna; a destra la Presentazione di Maria al tempio e la sua educazione in esso circondata dalle sue compagne; di fronte, la Natività di Gesù e l’adorazione dei Magi. Sulla parete di fronte all’ingresso, a sinistra, ad angolo con la parete della cappella di Santa Rosa, rimanenze di una Madonna col Bambino.
Sono affreschi che per molti aspetti richiamano quelli della cappella di San Leonardo ed alcuni di quelli della cappella Gallieri nel Duomo: opere di inizio Quattrocento, eseguite in uno stile dagli evidenti richiami giotteschi, ancora legato alla pittura lombarda del secolo precedente, nelle quali spiccano la fine ed austera figura della Vergine e gli eleganti costumi delle donne che con lei vivono nel recinto del Tempio.
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